Ricordare il passato per "programmare" il futuro
L'ippica italiana e la tutela pubblica.
E' vero nel nostro paese nel 1932 il fascismo decise di mettere sotto tutela pubblica l'ippica e lo sport ...l'ippica istituendo l'Unire e lo sport istituendo il Coni, ritenendo infatti che questi due mondi fossero portatori di grandi valori sociali e sportivi e quindi meritassero di essere tutelati e finanziati.....lo sport con i proventi provenienti dal totocalcio e l'ippica con le scommesse. E così e' stato sempre .....poi nel 1998, con l'avvento dargli altri giochi, il Coni si stacco' dal totocalcio e fu deciso a suo favore un finanziamento statale mentre l'ippica nonostante il trasferimento della gestione scommesse ad AAMS venne lasciata, con tutti gli ippici contenti, legata alle sue scommesse e quello fu un gravissimo errore.
Da allora le cose sono andate sempre peggiorando, le scommesse ippiche sono naufragate e sono esplosi tutti i giochi ormai giunti a 80 miliardi annui mentre l'ippica e' finita ad 800 milioni.
Ma nonostante tutto e proprio nel rispetto della nostra tradizione illegislatore con la legge 22009 ha deciso un finanziamento di 150 milioni per tre anni , poi ha soppresso Unire e trasferito l'ippica tutta e la sua gestione al Mnistero dell' Agricoltura istituendo il dipartimento delle politiche Ippiche e ormai da due anni il finanziamento al Settore e' deciso annualmente nella legge di stabilità. E meno male....senza questi interventi l'ippica italiana sarebbe già sparita da un pezzo.
Questa e ' la storia e sarebbe bene che tutti la conoscessero ne prendessero atto e la apprezzassero.
Altro che privatizzazione.
L'ippica italiana e' questa ed i nostri parlamentari la conoscono bene ed infatti stanno lavorando su un progetto di riforma che veda l 'istituzione di un soggetto no profit chiamato Unione Ippica che, sotto il controllo di Mipaaf e Mef, rappresenti la governance del Settore partecipata dalle associazioni Rappresentative della filiera : allevatori, proprietari, professionisti ed ippodromi.
In questo senso vanno le dichiarazioni del vice ministro Casero, dell'ordine del giorno accolto del Sen Marinello ed il lavoro dell'ON.le Russo e del comitato ristretto chiamato a definire il testo condiviso della Riforma e tutti e sei i disegni di legge presentati.
Su questo percorso sarebbe bene impegnarsi tutti perché le risorse per ilsettore ci saranno fino al 2017 e poi??
Non lo sappiamo.........e quindi sta a noi dimostrare di essere meritevoli di quella storica tutela pubblica che sempre ha accompagnato il nostro mondo,i suoi valori,i suoi allevamenti , i suoi ippodromi , i suoi proprietari , le sue grandi professionalità ed i meravigliosi cavalli.
Lavoriamoci tutti insieme e forse c'è la faremo a migliorarci e crescere.