Piazza di Siena, una Coppa che l'Italia sogna da 24 anni
LA GRANDE EQUITAZIONE si è data appuntamento a Roma, nella splendida cornice di Piazza di Siena, dove da giovedì 28 a domenica 31 maggio va in scena la 77.a edizione del Concorso Ippico Internazionale. Al venerdì ci sarà subito la Coppa delle Nazioni, che compie 100 anni come competizione per squadre nazionali su due percorsi: le prime due, come ha segnalato la Federazione Equestre Internazionale, si disputarono appunto nel 1909 mentre in Italia la prima risale al 1926. Sabato riflettori puntati sul Premio di Potenza-Snai, con inizio alle 17.30, domenica apoteosi con il Gran Premio Roma-Loro Piana, la competizione in cui Piero d'Inzeo costruì il suo mito imponendosi ben 7 volte e con sei cavalli diversi.
Naturalmente, il momento topico della kermesse romana è la Coppa delle Nazioni. L'Italia del salto a ostacoli non vince la Coppa dal 1985 e quest'anno tenta l'impresa con una formazione in cui brillano talento, motivazioni e l'entusiasmo di risultati conseguiti nelle gare di preparazione al big event romano.
Tiene la scena il debutto di Uberto Lupinetti come capo-équipe. Natale Chiaudani, Giulia Martinengo Marquet, Juan Carlos Garcia e Giovanni Lucchetti sono i quattro moschettieri azzurri per la Coppa. A Piazza di Siena schierano soggetti molto forti. Cavalli come Athletica di Giulia Martinengo, esemplare sui salti e affiatata con l'amazzone, poi Hamilton di Juan Carlos Garcia che viene da un promettente terzo posto nello CSIO a Lummen; così come Boston di Giovanni Lucchetti, salito sul terzo gradino del podio in quel di Linz. E che dire di quella Seldana sponsorizzzatqa SNAI sulla quale Natale Chiaudani - che venerdì sarà alla quinta presenza in Coppa - ha dipinto due percorsi netti nell'importante concorso di La Baule? Per tutti, alla vigilia parla Garcia, forte della sua esperienza agonistica: "Sappiamo di saltare di fronte al nostro pubblico in un'atmosfera molto forte, ma questo è uno stimolo pere rendere al meglio". Dunque un'Italia di Coppa decisa a sfatare l'incantesimo che ci vuole sconfitti da ben 24 anni.