Piazza di Siena onora le sue Vecchie Glorie
In attesa di scoprire quali saranno le future leggende, Piazza di Siena onora quelle indimenticabili del passato. Un riconoscimento speciale è stato consegnato a tre grandi dell'equitazione: Lalla Novo, Giulia Serventi e Stefano Angioni che, insieme a tanti altri leggendari compagni di squadra, tra cui gli intramontabili fratelli D'Inzeo, hanno permesso più volte al tricolore di sventolare glorioso sulle note dell'inno di Mameli in Coppa delle Nazioni, nei tempi in cui ancora i titoli si disputavano in erba.
Una sorpresa gradita e inaspettata, arrivata nell'intervallo tra la prima e la seconda manche di questa ottantatreesima edizione della più spettacolare gara del concorso. Una cerimonia semplice che si è svolta sopra le note di una musica gloriosa e al contempo solenne. Un fine tappeto rosso è stato steso su una piccola porzione del campo, calcato quasi timidamente dai tre grandi che, comunque, hanno poggiato i loro piedi sulla sabbia, sicuramente a loro più cara di un elegante tappeto, d'altronde ci hanno vissuto, e ancora ci vivono, gran parte della loro vita.
Due Coppe vincenti consecutive per Lalla Novo sul primo gradino del podio dell'ovale nel 1965 e nel 1966. Ancora due le Coppe vinte con la giacca degli azzurri per Giulia Serventi nel 1961 e nel 1968. Elenco ben più lungo quello del Colonnello Stefano Angioni che ha contribuito alla gloria tricolore in ben cinque edizioni: consecutivamente dal 1964 al 1966, per poi tornare nel 68' e nel 75'.
Il premio è stato consegnato direttamente dal Neo-Presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Vittorio Orlandi che, come ha ricordato la stessa Lalla Novo, prima di essere Presidente è stato un gran cavaliere, un loro compagno di sport, di passione e di vita equestre.
Un tributo dovuto, grazie a loro l'Italia per molti anni ha dominato la scena mondiale, ha fatto la scuola dell'equitazione attirando l'interesse e l'ammirazione delle più grandi autorità, facendo sognare milioni di appassionati.
Ma che non ci sia, forse, anche un messaggio subliminale? Che oltre alle singole personalità non si sia voluta premiare un'equitazione più autentica ormai lontana? In diverse occasioni, infatti, queste tre grandi leggende hanno più volte ribadito come sia cambiato il loro sport negli anni. Dal dilettantismo al professionismo diceva qualcuno... Proprio quel qualcuno che ancora oggi rimane tra i più grandi professionisti e maestri del Salto Ostacoli.