Piazza di Siena, zoccoli tricolori
”Tanto di cappello ai grandi allevamenti del Nord Europa ma il nostro futuro sono loro, i cavalli italiani”. Bruno Chimirri (Catanzaro 1971) appuntato scelto dei Carabinieri, è stato l’uomo-squadra dell’equitazione azzurra nelle indimenticabili Coppe delle Nazioni 2017 e 2018 che ha siglato (dopo 32 anni di attesa e insieme a Bucci, De Luca, Gaudiano, Martinengo, Marziani, Zorzi) in sella a Tower Mouche, figlio del leggendario stallone Diamant de Semilly.
Stavolta affronta l’ovale borghesiano con un team ristretto, lui e sua figlia diciannovenne Elisa, il più anziano e la più giovane della compagine azzurra a Villa Borghese, ma soprattutto come cavaliere-faro dell’allevamento italiano. Ieri nei Premi internazionali Mag e ENI i cavalli MIPAAF (acronimo del Ministero dell’Agricoltura per i sella nazionali) hanno fatto scintille. Nel MAG (78 partenti) 2° il binomio Francesco Coreddu/Necofix, 3° Graziano Tazzi/Mash Ipei, 7° Bruno Chimirri/Your Lord d’Acheronte e nell’ENI (68) 7° Giacomo Casadei/Ballantine di Villagana.
“I nostri allevatori hanno migliorato molto i loro prodotti” spiega Chimirri che ha partecipato ai Giochi Olimpici di Atene 2004, gli ultimi a cui si è qualificata l’Italia del salto ostacoli “Mi sto dedicando ai cavalli di casa nostra da tempo. Con l’accordo siglato tra Federazione Sport Equestri e Ministero dell’Agricoltura, il settore è in crescita. Fra non molto vedremo un soggetto allevato in Italia andare a medaglia in un grande concorso. Già qui ne abbiamo avuto un assaggio”.
La strada da seguire - secondo l’azzurro che ha base al Castellare Equestrian Club di Zerbolo, PV - è affidare buoni cavalli italiani a buoni cavalieri italiani. Importante è inserirli in una scuderia di eccellenza come avviene in Francia.
Carabiniere è pure il ventitreenne Francesco Coreddu che con il diciassettenne Necofix ieri ha sfiorato (53/100 di distacco) il successo nel MAG: “Il cavallo è stato allevato da mio padre Giovanni Battista a Sassari e allenato al Centro Parco dei Mulini di Legnano dove siamo ora. Dai nostri stalloni e fattrici lì nascono 10 puledri l’anno, sigla FL, le iniziali mie e di mio fratello Lorenzo”. Coreddu, nell’Arma dal 2018, è un “garista” nato: “Il saggio è Necofix, lui fa tutto per bene”: