Ostacoli. La seconda vita del fantino Aspell
Il cavallo è sicuramente l'animale che dal punto di vista simbolico si è maggiormente radicato nelle tradizioni e nella memoria d’ogni popolo della terra. Riveste simbolismi molteplici e spesso contrastanti, a seconda dei miti, delle leggende e persino dei significati magici che ha rivestito presso le varie popolazioni. Lo sport equestre rappresenta buona parte di tutto ciò, il suo fascino è ammaliante e la formula che si crea con la sinergia uomo cavallo è superiore a qualsiasi evento. Condizioni che hanno spinto il jockey National Hunt Leighton Aspell, a continuare la propria attività di professionista, nonostante un brutto incidente del quale fu protagonista nel 2007, episodio che fece staccare la spina al promettente fantino.
Aspell è nato in Irlanda nel 1976. Ha imparato a stare a cavallo da suo padre Patrick, prima di trasferirsi in Gran Bretagna e diventare apprendista presso l’allenatore Reg Hollinshead nelle Midlands. Si trasferisce poi nel Sussex per unirsi Josh Gifford a Findon. Ben presto divenne un fantino regolare e molto richiesto; Lucy Wadham, Oliver Sherwood, Pat Murphy e Nick Gifford gli allenatori che hanno prenotato le sue prestazioni. Nel 2002 Aspell ha vinto il Coral Welsh National, due anni più tardi Leighton intepretò lo stesso cavallo di un magnifico secondo posto nel Grand National ad Aintree. Tante le vittorie anche per allenatori di prima fascia come Paul Nicholls, ed un successo a Punchestown in sella a United nelle Irish Champin Hurdle.
Suo fratello Paddy è jockey professionista flat. L’infortunio di cui fu vittima Aspell nel 2007, una forte commozione cerebrale in seguito ad una caduta con numerose complicazioni, fece appendere la sella al chiodo all’allora 33enne jockey. L’annuncio del ritiro fu cosa molto scioccante per il suo nutrito e conosciuto fan club, ma dopo moltissimi sacrifici, Leighton decise di tornare in sella un anno e mezzo più tardi sorprendendo tutto l’ambiente. Molti fantini dopo tali infortuni cercano una seconda alternativa, la carta d’identità è inesorabile ma nonostante tutto il jockey di orgine irlandese, anche con un pizzico d’incoscienza, decise di continuare la propria avventura. Un ultimo treno che Aspell ha preso e sfruttato nel migliore dei modi, quattro anni più tardi dal suo infortunio.
Il jockey, dopo numerosi successi per Oliver Sherwood, allenatore al quale deve moltissimo, sabato scorso a Warwick è stato il grande protagonista di giornata. I successi nelle due gare più importanti del convegno, le Neptune Investment di gruppo due e l’attesissimo Classic Chase di gruppo tre, hanno rilanciato in alto le ambizioni di Aspell, la cui felicità era decisamente palpabile. “Sono davvero felice per questa giornata – ha dichiarato Aspell – sono vittorie che ti riconciliano con questo sport, spesso duro e difficile per noi fantini, e la mia è una soddisfazione che vale doppio, se consideriamo l’iter del quale sono stato protagonista. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini, Oliver Sherwood e Emma Lavelle, allenatrice che ha sempre creduto in me e con la quale ci siamo tolti qualche bella soddisfazione.”