"No alle Olimpiadi a Roma. Viva Monti!"
Caro Direttore, il governo ha bocciato l'ipotesi Olimpiadi a Roma: finalmente delle persone serie!
Ma come, ci siamo impegnati a rimborsare 900 miliardi di euro in vent'anni (una cifra enorme) ed andiamo a sprecare una somma imprecisabile, ma comunque di svariati miliardi, per la Olimpiadi? I precedenti parlano chiaro: abbiamo visto i Mondiali del '90, le Olimpiadi di Torino, i Mondiali di nuoto ed ogni volta sono state costruite delle cattedrali nel deserto con modalità che hanno suscitato l'interesse della magistratura penale.
Come minimo, prima di rimettersi su quel sentiero, ci vuole una legge contro la corruzione di provata efficacia.
E poi era necessario un progetto che al minimo costo producesse degli impianti utili per il dopo. Invece, per quanto riguarda l'equitazione, era in programma una cattedrale nel deserto ai Pratoni del Vivaro (durante gli ultimi Campionati Europei c'erano, nel giorno di maggior afflusso, 1.500 spettatori, in gran parte stranieri).
Sarebbe stato invece sacrificato, nell'interesse dei palazzinari, l'ippodromo di Tor di Quinto allo scopo di realizzarvi il villaggio olimpico. A parte l'evidente inidoneità della zona, che è molto umida, per un reimpiego successivo del villaggio, chi ha veramente a cuore lo sport avrebbe dovuto valorizzare l'impianto e non distruggerlo: infatti è noto che, per essere frequentati gli impianti equestri devono essere realizzati in città.
Così ha fatto anche Londra. E non vi era sede migliore di Tor di Quinto per far disputare le discipline equestri, anche nell'ottica del reimpiego successivo, perché si avvale, per la manutenzione, dell'opera preziosa dei Lancieri di Montebello.
Immaginate poi l'enorme valore aggiunto costituito dalla storia dell'ippodromo, sede delle prime esperienze del Cap. Caprilli e dell'invenzione del sistema naturale di equitazione.
Si vergognino perciò i dirigenti sportivi e l'ex ministro che hanno agevolato il progetto dei palazzinari!
Finalmente, grazie al Presidente Monti, possiamo respirare un pò di aria pulita.
Cordialmente
CARLO CADORNA