• Roma
  • 0 C
  • Home
  • Attualità
      • Tutte le categorie
      • Equitazione
      • Ippica
      • News
      • Allevamento
      • Riflessioni sulla Riforma dello Sport 2023
        Riflessioni sulla Riforma dello Sport 2023
      • Estate labronica, sabato inizia la stagione estiva del Caprilli
        Estate labronica, sabato inizia la stagione estiva del Caprilli
      • L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale
        L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale
      • Salto: Ippopark Golfo Aranci al via i campionati Regionali
        Salto: Ippopark Golfo Aranci al via i campionati Regionali
      • Salto: Ippopark Golfo Aranci al via i campionati Regionali
        Salto: Ippopark Golfo Aranci al via i campionati Regionali
      • Piazza di Siena, Nepi: Roma deve entrare  Slam equitazione mondiale
        Piazza di Siena, Nepi: Roma deve entrare Slam equitazione mondiale
      • Piazza di Siena - Parigi 2024, il chiodo fisso
        Piazza di Siena - Parigi 2024, il chiodo fisso
      • Piazza di Siena - A Milano vietato fallire
        Piazza di Siena - A Milano vietato fallire
      • Estate labronica, sabato inizia la stagione estiva del Caprilli
        Estate labronica, sabato inizia la stagione estiva del Caprilli
      • Arcoveggio, due giugno tra Gran Premio, musica, giochi e solidarietà
        Arcoveggio, due giugno tra Gran Premio, musica, giochi e solidarietà
      • Riflessioni sul  rating delle 100 corse migliori del 2022
        Riflessioni sul rating delle 100 corse migliori del 2022
      • L'ippodromo di Siracusa e Le Stelle per l'Emilia Romagna
        L'ippodromo di Siracusa e Le Stelle per l'Emilia Romagna
      • L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale
        L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale
      • Piazza di Siena, Tajani  : possiamo ambire a d Expo 2030
        Piazza di Siena, Tajani : possiamo ambire a d Expo 2030
      • Eni, FISE e Scuderia 1918 per una maggiore sostenibilità degli Sport Equestri
        Eni, FISE e Scuderia 1918 per una maggiore sostenibilità degli Sport Equestri
      • Piazza di Siena, Enea Ferroni  in campo con sella speciale
        Piazza di Siena, Enea Ferroni in campo con sella speciale
      • Il fascino del Cavallo arabo: stella tra le razze equine
        Il fascino del Cavallo arabo: stella tra le razze equine
      • Università Teramo e Arma dei Carabinieri: tutelare la biodiversità
        Università Teramo e Arma dei Carabinieri: tutelare la biodiversità
      • Mulo e Bardotto occupano uno spazio importante nell'associazione PASSIONECAITPR
        Mulo e Bardotto occupano uno spazio importante nell'associazione PASSIONECAITPR
      • Allevamento Carfagna: tre nuovi nati nell'uovo di Pasqua
        Allevamento Carfagna: tre nuovi nati nell'uovo di Pasqua
  • Rubriche
      • Equitazione5.222
      • Ippica8.993
      • News3.309
      • Allevamento248
      • Eventi e Fiere835
      • Cultura260
      • Storia106
      • Turismo e Tempo libero353
      • Etologia63
      • Veterinaria67
      • Cavalli a scuola22
      • Cavalli in libreria119
      • Intorno al fuoco71
      • Lettere al Direttore355
      • Benessere328
      • Monta Western20
      • Annunci2
      • Compagni di scuderia21
      • Cavalli di celluloide50
      • Varie ed Eventuali7
      • Lunghe Orecchie13
      • Gold Mine racconta20
      • Progetto "seconda vita"6
      • Cavalli in carcere, raccontano1
      • CavalcArte5
      • I cavalli e la legge2
  • Redazione
  • Autori
    • 215Rodolfo Galdi
    • 211Maria Lucia Galli
    • 929Paolo Allegri
    • 228Maria Lucia Galli
    • 206Maurizio Calchetti
    • 169Lorena Sivo
    • 141Enrico Tonali
    • 137Tamara Papiccio
    • 120Daniela Cursi
    • 119Maurizio Soverchia
    • Redazione
  • Video
  • Foto
  • Contattaci

Cavallo 2000Cavallo 2000

Agenzia di Informazione Indipendente

Fondata da Rodolfo Galdi

Direttore responsabile Maria Lucia Galli

  • Home
  • Allevamento
  • Mustang del Nevada: salvati o deportati?
  • Allevamento
  • 12/01/2010

Mustang del Nevada: salvati o deportati?

GLI ANIMALISTI americani gridano alla deportazione. L’ufficio che presiede il controllo del territorio risponde con una alzata di spalle e procede secondo programma. Non saranno certo i soliti quattro integralisti dall’anima a quattrozampe a mettere in discussione una decisione già presa. I Mustang del Nevada non possono più restare allo stato brado, devono essere trasferiti in un’area ben delimitata, con tanto di recinti e steccati così alti e solidi da far passare a questi bestioni selvatici ogni illusione di poterli scavalcare e tornarsene a scorrazzare in lungo e in largo per la prateria come hanno sempre fatto. Cioè, ci possono pure provare e sicuramente ci proveranno. Nessuno starà lì ad impedirglielo. Ma dopo le prime quattro cinque grugnate come si deve contro staccionate in legno massiccio e filo spinato, finiranno per capire che non è proprio aria. La festa è finita. E se ne dovranno fare una ragione. Loro e tutti gli animalisti dell’universo. Inutile perdere tempo a spiegare che l’operazione è fatta a fin di bene, del loro bene. Perché se continuano a restare liberi e selvaggi ne va della loro sicurezza e salute. Di fronte a parole decisive come queste uno alza le mani: quando c’è di mezzo salute e sicurezza non si discute per principio. Però, c’è un… però: al momento non è ancora dato sapere quali pericoli incombono su questi cavalli, quali mortali rischi corrono continuando a vivere nel loro habitat naturale. Si sa come vanno queste cose: in assenza di informazioni precise e comprovate, uno è portato a pensare di tutto e di peggio. Come minimo sarà in agguato una epidemia subdola e perniciosa che nel giro di poco tempo li sterminerà tutti uno ad uno. Deve essere senz’altro così, altrimenti non si spiega la ferma determinazione della scelta e la irrevocabilità della decisione. E però, ed è il secondo, c’è ancora un…però: al momento pare che non sia stata ritracciata nessuna carcassa di cavallo stecchito da chissà quale virus letale, dopo atroce agonia. E allora, se le cose stanno così, si può sapere perché mai i mustang vengono concentrati tutti in un campo che, almeno sul piano sintattico, nulla impedisce di qualificare come campo di, giustappunto, concentramento?

PARE che, sulla faccenda, due noti personaggi dello spettacolo abbiano scritto addirittura ad Obama. Gli hanno detto che in Nevada si sta consumando una barbarie nei confronti dei Mustang. Gli hanno detto che chiuderli in un recinto vuol dire svuotarli, come appunto farebbe quel fantomatico virus letale, della loro ragion d’essere in natura. Gli hanno detto che se i mustang fossero umani, in una prigionia come quella schiatterebbero di crepacuore. Parole forti che non lascerebbero insensibile nemmeno un paracarro. Ad essere onesti bisogna però ammettere che, a proposito di animali, il povero Barak le sue brutte gatte da pelare già ce l’ha. E hanno pure le unghie in fuori e le orecchie appiattite all’indietro. Estendere il diritto ad un minimo di assistenza sanitaria a chi non l’ha mai avuta non è come giocare a battimuro. Fare i conti con il terrorismo internazionale non è, come avremmo detto una volta, un pranzo di gala. C’è dunque da prendere in seria considerazione l’ipotesi che la sorte dei Mustang, così come è posta, non sia proprio in cima ai suoi pensieri. Allora ci è venuta un’idea: prospettare il problema da un altro punto di vista e sottoporlo in forma di domanda. Vale a dire: e sia, togliamo pure di mezzo i Mustang. Dopo che succede? I loro territori che fine fanno? Chi se li prende? Per farci cosa? Ammettiamo pure che in queste domande possa risuonare un che di tendenzioso, finanche di pregiudiziale.

RESTA il fatto,  però, che fino a prova contraria, sono legittime. E sono legittime perche fondate sul presupposto di una riflessione altrettanto legittima. I Mustang sono il simbolo per eccellenza dell’epopea americana. E come tutti i simboli che l’umanità si porta nel cuore, sono per definizione sacri e inviolabili. Almeno fino a quando durerà l’idea di sacralità e inviolabilità. Ma come tutti i simboli hanno un limite la cui imperdonabilità appare sempre più condivisa: non producono profitti. Questo vuol dire che la terra dei Mustang, lasciata ai Mustang, è vista come terra sprecata. Sprecata come tutto ciò che non rende immediatamente. Come tutto ciò che non sia immediatamente scambiabile sul mercato. Come è tutto ciò che non sia immediatamente convertibile in moneta sonante. Sprecata come il tempo inutilmente buttato a voler pensare il futuro. E qui non casca  l’asino, ma vogliono far cascare il Mustang.
Obama sa, e nessuno meglio di lui lo sa, che la crisi globale in cui è precipitato il pianeta è partita proprio da casa sua. Sa che in America in tanti, troppi, per ingordigia di profitti, hanno mandato in frantumi anche  il ‘sogno americano’. E Obama sa anche chi sono questi troppi: sono i centometristi del profitto qui e adesso. Allora Obama non può non sapere che le terre dei Mustang senza i Mustang sono destinate a diventare un problema ambientale che si aggiungerà a quello, per esempio, dello scioglimento della calotta polare. Sono in tanti, troppi quelli che brindano alla liquefazione dei ghiacciai che stanno in cima al mondo. Si accorciano le tratte di navigazione, diminuiscono i costi e aumentano a dismisura i profitti. Ma sono anche tanti, e mai troppi, quelli che rabbrividiscono all’idea che gli orsi polari abbiano cominciato a sbranarsi fra loro perché il loro ambiente si sta sfaldando pezzo a pezzo e non trovano più cibo. ‘Homo homini lupus’ ha ceduto il passo al suicida ‘homo naturae praedator ’. Questo dicono anche i Mustang del Nevada dal fondo del vicolo cieco in cui l’uomo li ha cacciati. Allora Mister President è più chiaro così il problema?    

Rimani connesso

News

  • Le più lette
  • del mese
  • di sempre
  • Solvalla, su  Equtv due giorni di dirette per Sweden Cup ed  Elitloppet,
    • 25/05/2023

    Solvalla, su Equtv due giorni di dirette per Sweden Cup ed Elitloppet,

  • Animali soggetti di diritti. Riconoscimento giuridico nella Carta Costituzionale
    • 07/05/2023

    Animali soggetti di diritti. Riconoscimento giuridico nella Carta Costituzionale

  • Roma a cavallo, parte l'Equiraduno Horse Green Experience
    • 13/05/2023

    Roma a cavallo, parte l'Equiraduno Horse Green Experience

  • Cavalli in carcere e
    • 08/05/2023

    Cavalli in carcere e " La Solitudine dei Numeri Primi"

  • Un L'Estran con i fiocchi nel rientro a Maia
    • 30/05/2022

    Un L'Estran con i fiocchi nel rientro a Maia

  • Salto ostacoli: Italia ancora un posto a bordo campo.
    • 16/07/2022

    Salto ostacoli: Italia ancora un posto a bordo campo.

  • Conto alla rovescia per nuova edizione Coppa degli Assi
    • 21/09/2022

    Conto alla rovescia per nuova edizione Coppa degli Assi

  • Giovani cavalli italiani, profughi a casa propria
    • 04/08/2022

    Giovani cavalli italiani, profughi a casa propria

In Evidenza

  • Relazione uomo cavallo
  • L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale
    • 01/06/2023

    L'interernational Jumping Official Club sceglie Roma per Assemblea generale

  • Piazza di Siena, Nepi: Roma deve entrare  Slam equitazione mondiale
    • 29/05/2023

    Piazza di Siena, Nepi: Roma deve entrare Slam equitazione mondiale

Cavallo 2000

Agenzia di Informazione Indipendente fondata da Rodolfo Galdi
Direttore Responsabile Maria Lucia Galli


  • Testata Registrata presso il Tribunale di Roma
  • Registrazione n° 434 del 18 settembre 2007
  • P. IVA 09589541003

Navigazione

  • Home
  • Attualità
  • Rubriche
  • Redazione
  • Autori
  • Video
  • Foto
  • Contattaci
  • Mappa del Sito
  • Informativa sulla Privacy
  • Cookie Policy
  • Condizioni di utilizzo

Contattaci

  • Via Franco Bartoloni, 93 - 00179 Roma
  • info@cavallo2000.it
  • +39 347 825 3371

Copyright © Cavallo 2000 - Tutti i diritti sono riservati.

  • Seguici su Facebook
  • Seguici su YouTube
  • Seguici su Twitter
  • Rimani aggiornato con il feed RSS
  • Sitemap