Mondiali ai Pratoni sotto attacco degli ambientalisti
Iniziano i Mondiali e pure le accuse. Quelle degli ambientalisti sulle gare iridate di equitazione in corso ai Pratoni del Vivaro. 8 associazioni territoriali, tra cui Italia Nostra, sono scese in campo pesantemente contro alcuni lavori (intrapresi soprattutto dalla Regione Lazio) nel Comune di Rocca di Papa e limitrofi per riqualificazioni che sarebbero state condotte addirittura violando le leggi “sulle aree protette regionali”.
In particolare - oltre alle ingenti somme spese ed al rischio di vedere danneggiati 84 dei 262 ettari protetti, con 21 specie animali e vegetali altrettanto sotto tutela - vengono criticati i costi per tre rotatorie, la realizzazione di strade, shopping-center, infrastrutture tecniche, scuderie e soprattutto il parcheggio per 2 mila auto che potrebbe immettere una notevole quantità di oli e combustibili nel sottosuolo, inquinando la falda idrica. Ciò a fronte di mancati stanziamenti regionali per la conservazione della natura e per l’ aumento della sorveglianza del Parco dei Castelli Romani.
Immancabile il taglio di alberi centenari e del sottobosco, sostituiti da essenze arboree non totalmente autoctone. Sotto accusa anche la prevista presenza di 40 mila spettatori alle gare iridate.
Insomma per i Campionati del Mondo di Completo e Attacchi (gli sportivi, non quelli degli ambientalisti) organizzati dalla FISE ai Pratoni sarebbe stato innescato un notevole danno ecologico, che richiama alla memoria quanto successo negli anni passati con il Concorso Internazionale di Salto Ostacoli a Piazza di Siena e recentemente con la pista di bob delle Olimpiadi Invernali di Cortina 2026.
C’è da sottolineare che tutto ciò era prevedibile, in quanto l’area incriminata era diventata in realtà una discarica a cielo aperto e i necessari lavori di ripristino per ridare la passata fisionomia a un impianto sportivo d’alto livello (sede di Giochi Olimpici,Campionati del Mondo ed Europei) sarebbero stati di forte impatto. In merito agli accessi, il governatore del Lazio Zingaretti aveva promesso - durante la firma in loco dei protocolli d’intesa dei Mondiali il 27 luglio - che il Cotral sarebbe intervenuto per assicurare il trasporto degli spettatori, addirittura da Roma. Nessuna notizia in merito è poi più giunta.