Marta Matarazzo, è lei la regina del trotto montato in Italia
MONTECATINI. Si chiama Marta Matarazzo, domenica mattina è partita da Milano per venire a Montecatini a montare una cavalla nel Premio Wayne Eden, la corsa al trotto montato. Marta è figlia d'arte perchè il papà Gustavo è un gentleman del trotto e nella scuderia tiene i cavalli di un proprietario vip, Zvonimir Boban calciatore croato che ha legato il suo nome al Milan ed oggi è apprezzato commentatore delle vicende del nostro calcio.
Marta è una ragazza che a Milano ha studiato al liceo artistico Boccioni, dividendo la storia dell'arte per la passione con i cavalli, con una variante rispetto a papà Gustavo. Lui uomo del trotto, lei innamorata persa del galoppo, tanto che al mattino sale in sella ai purosangue per gli allenamenti. Al Sesana è arrivata per montare Naora Bi. Papà al telefono gli aveva detto di cercare di andare in testa o comunque di correre sui primi, ma di stare molto attenta nella fase iniziale perchè Naora tira molto e tende a prendere il galoppo nei primi metri di gara, rischiando la squalifica. Marta ha indossato la giubba biancorossa a scacchi che ricorda i colori della Croazia e ,con i suoi lunghi capelli castani chiari che spuntano dal caschetto, è salita in sella a quella cavalla ardente ma di cuore perchè generosa nel correre in avanti.
Al via la ragazza di Milano è stata brava a tenere a freno l'impeto di Naora Bi, poi, quando l'andatura della cavalla si è assestata su ritmi regolari, ha risolto a suo favore il duello per la testa con Power Treb, mentre Navacoss stazionava in terza posizione. Marta ha vinto la corsa all'ultimo giro, quando sulla dirittura di fronte ha alzato il ritmo con un parziale in 14.8. Perfetta in sella, in un assetto da fantino del galoppo - molto vicina con le spalle alla testa del cavallo -, lei e Naora stavano volando in fuga della vittoria. All'ingresso in retta d' arrivo il tentativo di Michele Colombi, un esperto jockey del galoppo toscano, che lanciava Navacoss all'attacco di Naora Bi a centro pista. Marta, in quel momento, è stata brava. Ha spinto con energia la sua cavalla, chiamandola a voce e poi dandole un leggero colpo di frusta per svegliarla, per dirle: "guarda che c'è ancora da produrre un piccolo allungo".
Naora è ripartita e lei è Marta hanno conquistato una bella vittoria, costringendo negli ultimi metri l'arrembante Navacoss ad adeguarsi al secondo posto.
La premiazione, prima delle ombre della sera, ha regalato il bagliore del suo sorriso smagliante. Ha salutato il pubblico alzando in alto il frustino, poi, dopo l'intervista di rito con lo speaker dell'ippodromo e gli scatti di Rosellini, si è avviata verso le scuderie tenendo in mano tre coppe, il bottino di una trasferta vincente. Via, di nuovo in macchina per il ritorno a Milano. La ragazza che sorride ci sa ci sa fare, ama i colori dei quadri e ha energia ed entusiasmo per tornare a Montecatini e dimostrare che sa montare i cavalli come il miglior jockey di San Siro. "Grazie!" ha detto al microfono, salutando il pubblico per il calore che ha accolto il successo di questa giovane donna che porta freschezza ad una disciplina dell'ippica.
Cento di queste corse, Marta.