''Ma perchè all'ippica il Governo ha tolto 117 milioni?''
Gentilissimo Direttore, Le sarei grato se potessi avere ospitalità sul Suo giornale anche in relazione a quanto pubblicato su “Per Sport” ieri 31. Premesso che per il 2009 e 2010 lo Stato ha fissato un contributo fisso (150 Milioni per Unire e 470 Milioni per Coni), tramite la Legge 185 2/2009 30 bis comma 5° e seguenti, e che per il 2011 è stato adottato il medesimo finanziamento.
Il Dr Ruffo in data 25/11/2011 convoca le categorie e dichiara, insieme all’esposizione del bilancio preventivo, che il contributo dello Stato per l’anno 2012 è di Euro 40.Milioni circa complessivo (comma 4° e 5° della suddetta Legge).
Il governo Monti si è insediato con giuramento dei Ministri il 16 novembre e pertanto Ministro delle Politiche Agricole Prof Catania.
In ossequio alla Legge, entro il 31/03/2012 il Ministero dell’economia e delle Finanze, di concerto con il MiPaaF, deve emanare un decreto ove fissa la percentuale della quota parte delle entrate erariali ed extraerariali derivanti dai giochi pubblici con vincite in denaro affidati in concessione.
E’ evidente che la quota parte dovrebbe derivare dalle esigenze dei due beneficiari (Coni e Unire) che dovrebbero avere presentato programmi e richieste precise.
La commissione bilancio avrebbe confermato di fatto i contributi a Coni e a Unire dell’anno precedente per l’anno 2012.
Il Ministero delle Finanze avrebbe rimesso alla Ragioneria di Stato le relative indicazioni.
Il Coni iscrive a bilancio preventivo la somma dell’intero contributo, euro 409.Mln (originari euro 470.Mln).
La tavola 4.1 del Bilancio Semplificato di previsione dello Stato prevede, quale contributo da assegnare a Unire per il 2012, euro 157.Mln, con una nota di variazione (“spesa Ministeri”) vengono detratti euro 117.Mln, per un residuo di euro 40.Mln.
Cosa sia avvenuto d’ora in poi, solo gli attori lo possono raccontare. La cosa certa è che il contributo di 157.Mln viene comunicato per 40.Mil a Unire, subendo un taglio verticale inconcepibile, causando di fatto il blocco delle corse, e determinando la più grave crisi di tutti i tempi dell’ippica italiana.
E’ giusto considerare quanto la Legge prevede:
“La quota parte del prelievo erariale unico destinata al Coni e all’Unire venga determinata con provvedimenti ministeriali, con cadenza annuale, a decorrere dal 1 gennaio”: ciò significherebbe che le risorse devono essere determinate sulla base delle informazioni sulla programmazione dell’attività dell’Ente, che scaturiscono dal bilancio preventivo. Il fabbisogno finanziario è infatti necessariamente commisurato al programma delle attività dell’Unire prima, e dell’Assi oggi, descritto nel bilancio preventivo.
Inoltre occorre precisare che la trasformazione di Unire in Assi non comporta ad oggi alcun effetto, e pertanto Assi rimane con le identiche caratteristiche che aveva prima Unire, non essendo stato completato l’iter previsto dalla Legge.
Le notizie riportate hanno fonti più che attendibili.
Ritengo inutile stabilire eventuali responsabilità, ma mi permetto di invitare l’Unire, ora Assi, il Ministero delle Politiche Agricole e tutte le categorie, ad un incontro al fine possano essere chiarite le rispettive posizioni e decisioni in modo da adottare eventuali immediati provvedimenti atti a sospendere l’attuale stato di agitazione del settore.
Grato per l’ospitalità
CESARE MELI