L'eleganza delle redini lunghe al castello di Agliè
Chiunque abbia avuto la ventura di assistere a un concorso di attacchi di tradizione o ad una sfilata o a un petit dejeuner sull’erba, con carrozze e cavalli e con equipaggi vestiti alla moda dell’epoca che usano oggetti di antiquariato, ha sicuramente provato una sorta di affettuosa curiosità per la vita che fino alla metà del secolo scorso i bisnonni conducevano.
Immagini viste solo sui libri o al cinema, ritornano immediatamente in vita attraverso legni, cavalli, trine e cappelli, cesti e colazioni, orologi da carrozza, cesti per ombrelli e bastoni, dispense in carrozza dalle quali uscivano flute e champagne che i gentiluomini offrivano alle signore mentre assistevano alle corse…
Questo è il mondo che ha rivissuto il castello di Agliè (Torino) domenica 22 settembre in ricordo del conte Emanuele Cacherano di Bricherasio, nel 120° anniversario della sua scomparsa.
Il conte è stato ricordato per aver contribuito a creare la Fiat, Fabbrica italiana automobili Torino, insieme a Giovanni Agnelli, nonno dell’Avvocato, e ad altri 28 azionisti-fondatori, il cui atto costitutivo fu firmato proprio nel suo palazzo torinese.
La manifestazione è stata inaugurata da una conferenza dedicata alla vita del conte di Bricherasio, tenuta dal professor Giorgio Federico Siboni, direttore scientifico della Fondazione Bricherasio, e da Giorgio Caponetti, autore del romanzo "Quando l' Automobile uccise la Cavalleria" che narra vita del conte e di altri due compagni d'arme: Giovanni Agnelli senior e Federigo Caprilli.
Organizzata dall’associazione Pegasus e dal castello di Agliè, famoso anche per essere una sede preferita di registi ed attori di film famosi, la manifestazione ha costituito l’occasione per un pubblico entusiasta per le numerose carrozze d’epoca con bellissimi cavalli in formazione di singolo, pariglia, tiro a quattro, condotti da un driver a cassetta, assistito da uno o due groom a seconda del numero dei cavalli attaccati, con passeggeri anch’essi vestiti in accordo con il periodo di costruzione della carrozza.
Ciascun modello ha una sua storia relativa non solo alla parte meccanica, all'innovazione motoria o dei particolari ma dettata dalla vita dell'epoca che prediligeva stoffe,legni,colori ecc.; ciascuna è di diverso modello, ciascuna è inclusa nella categoria delle carrozze di gran gala, di mezza gala (come le berline), da città o da campagna (come il Landau e la wagonnette), guidate da un cocchiere o dal proprietario della carrozza, (come il cab inglese e il caleche), da viaggio (come il mail coach).
Ciascuna di esse ha l’attacco piu’ idoneo per formazione e tipologia, il finimento piu’ elegante (diverso per forma o per colore, ma sempre di cuoio) la frusta piu’ adatta (a pioggia o spezzata), i colori della carrozza piu’ filologici, i colori dei vestiti dell’equipaggio che s’intonano a quelli della carrozza.
Una giornata di eleganza, storia, memoria, ma soprattutto di bellezza.
La vera Grande Bellezza.