Lega Ippica: Quale destino per il trotto a Roma?
IL COMITATO PRE-LEGA (o Unione) Ippica Italiana comunica: “È il coronamento di un sogno! Tutti i tifosi della Roma lo aspettavano da tempo e meritavano uno stadio tutto loro per centrare degli obiettivi importanti. Penso sia doveroso avere uno stadio di nostra proprietà: da capitano ringrazio Luca Parnasi ed il presidente James Pallotta per lo splendido sogno che presto realizzeremo”. Queste le parole, peraltro comprensibilissime, pronunciate da Francesco Totti nella conferenza stampa organizzata dalla Roma-Calcio, presenti il sindaco Alemanno e, da Orlando (Stati Uniti), il presidente Pallotta, per annunciare la costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
Siamo felici per Totti e per tutti i tifosi romanisti, ma agli ippici romani non ci ha pensato nessuno? Se Totti non è tenuto a preoccuparsi del destino di cavalli e guidatori ma, soprattutto, vista l'importanza dell'impianto romano, dell'ippica in generale, ciò sarebbe stato giusto aspettarselo dal sindaco Alemanno che, anni fa, insediando il “fido” Panzironi, sembrava intenzionato, come Ministro dell'Agricoltura, a fare molte cose per l'ippica. E, invece, tutto si è risolto in danni incalcolabili e promesse mai mantenute e ora, non contento, nel suo ruolo di sindaco, si permette anche di sancire la morte definitiva del trotto romano senza neanche una parola di sostegno. Ah già, le corse a Roma si faranno al Pescaccio... Ma quando? I lavori per il nuovo stadio inizieranno nel 2014, quindi è ovvio che, per quella data, dovrà essere pronto il nuovo ippodromo. Che il sindaco della Capitale, ovviamente, riuscirà a realizzare in un anno. Complimenti! E adesso Unire Lab, creatura molto cara all'allora Ministro nonché all'attuale sindaco, a chi le farà le analisi? Di sicuro non ai cavalli che corrono a Roma... Insomma, notiamo con grande disappunto che la politica, soprattutto quella rappresentata dai “professionisti” della materia, continua a voler molto male al nostro settore: ne prendiamo atto e giuriamo di non dimenticare...
Così come non dimentichiamo, anche perché è cosa di questi giorni, quanto viene fuori da un recente sondaggio proposto dal sito www.gaet.it. Alla domanda rivolta agli ippici riguardante la possibilità di buttare dalla torre gli artefici della drammatica situazione attuale, la risposta qual è stata? Come dicono i cugini francesi, “ça va sans dire...”: Aams, il ministro Catania e Francesco Ruffo Della Scaletta! È evidente che gli ippici tutti non possono dimenticare né il modo in cui è stata bistrattata la scommessa ippica dai Monopoli negli ultimi dieci anni, né gli oltre 100 milioni spariti senza che l'allora Segretario Generale proferisse parola, né i più recenti 35 milioni che non si sa dove siano finiti (magari ci sono e li tengono ben nascosti...), né il “mutismo” del Ministro e del suo... assistente dai nobili natali durante questi ultimi mesi drammatici. Ormai è evidente a tutti che la situazione disastrosa in cui si dibatte l'ippica è dovuta al loro operato (poco ma sostanziale) e “non operato” (tanto, con conseguenze disastrose) ma, purtroppo, sono sempre lì, a stabilire i nostri destini, senza che nessuno possa o riesca a far niente. Azione di forza? Azione dimostrativa? Qualcosa studieremo, perché non possiamo continuare a subire...