La nuova frontiera tra uomo e cavallo senziente
ASSOCIAZIONE SPARTA, con il contributo dei suoi legali rappresentanti Francesco De Giorgio e José Maria Schoorl, ha partecipato al Convegno “Rieducare i cavalli per rieducare noi stessi”. Erano presenti al dibattito moderato dalla giornalista Maria Lucia Galli, donna di cavalli, scrittrice e psicologa, condirettore del giornale web www.cavallo2000.it, il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, il presidente della Mostra Nazionale del Cavallo Angelo Capecci, la presidente della Scuderia Unicorno Catia Brozzi. A seguire gli interventi di Lorenzo Croce di AIDAA – Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, Giuliano Bacco Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano, Fabio Carnevali presidente Assogaloppo, Claudio Villa presidente ASOM – Associazione Salto Oltre il Muro, Piermario Giongo della Clinica Veterinaria dell’Ippodromo San Siro di Milano, Francesca Manca biologa, Antonio Nardi-Dei da Filicaja Dotti e Sonny Richichi di IHP – Italian Horse Protection Association, Eleonora Di Giuseppe presidente Equinozio e consulente Ministro della Salute per il benessere degli equidi
L’intervento di De Giorgio e Schoorl è stato teso a dare nuova luce al cavallo ed alla sua relazione autentica con l’uomo. Piena enfasi è stata data al cavallo come essere vivente senziente. De Giorgio dichiara: “Solo quando riconosciamo al cavallo lo status di essere vivente senziente, possiamo garantirne benessere e relazione vera con l’uomo. Il cavallo ha un livello di cognitività di grande significato; sono diverse le realtà accademiche e pratiche che in tutto il mondo si stanno muovendo verso questo nuovo e importante concetto che è alla base della zooantropologia, nuova scienza o meglio nuova idea di relazione tra animali e umani. L’approccio zooantropologico applicato al cavallo nasce proprio dal nostro Paese e da esso si sta espandendo e rappresenterà un nuovo modo di vivere il cavallo, questo è un fatto di cui si dovrà sempre più tenere conto”.
Nel convegno sono stati diversi i contributi sul tema relazione uomo-cavallo, ma De Giorgio ha iniziato con una domanda il suo intervento: “Cosa intendiamo realmente per relazione?”.
Nel suo contributo finale Schoorl ha inoltre precisato: “C’è da lavorare per capire le capacita relazionali del cavallo e le dinamiche relazionali tra l’uomo e cavallo, ma innanzitutto c’è da acquisire di nuovo la consapevolezza di tutto quello che è realmente relazione, anche nell’ottica interpersonale, oltre a una formazione appropriata su queste dinamiche. L’immagine del cavallo con l’uomo cambierà in quest’ottica, cosi come la mostra fotografica Cavalli e Consapevolezza, indica.”
Un contesto sicuramente di grande sinergia tra diverse realtà in ricerca di un vero benessere del cavallo e della relazione tra cavallo e uomo.