Il Comitato Lega Ippica contesta il MIPAAF
IL COMITATO PRE-LEGA IPPICA (o pre-Unione) comunica: "Il giorno 23 ottobre u.s. si è svolto un incontro tra il Direttore Generale del Mipaaf, dott. Stefano Vaccari, ed i sigg. Mario Masini e Attilio D'Alesio, in rappresentanza delle Categorie Ippiche e del Coordinamento Ippodromi”. Questo l’inizio del comunicato diffuso dagli interessati (e condiviso con il dottor Vaccari) che abbiamo letto sulle varie agenzie e in cui si racconta del “vertice” nel quale il direttore Vaccari avrebbe assicurato ai due rappresentanti di categoria, dottor Masini e dottor D’Alesio, che è tutto a posto…
"Non entriamo nel merito delle cifre fantasiose di cui si è parlato (250 milioni, di cui 108 dalla ex Legge 185, 122 milioni dalle scommesse e 18 di… “entrate varie”), ma alcune riflessioni, in merito a questo “summit”, vanno fatte.
Prima domanda: perché il dottor Vaccari e non il Ministro Catania, oppure l’onorevole Russo, che più di tutti si sta adoperando per la riforma del settore dell’ippica, visto che il testo inserito con un emendamento nel Decreto Fiscale porta il suo nome e quello della Commissione da lui presieduta? Forse perché le parole del dottor Vaccari contraddicono palesemente quelle dell’onorevole Russo? Perché continuare a seminare confusione?
Seconda domanda: perché sono stati convocati Masini e D’Alesio, quest’ultimo, in particolare, presidente di un’associazione, il Coordinamento Ippodromi, che certamente non rappresenta gli ippodromi più importanti? Visto che le Associazioni sono il simbolo della rappresentatività, almeno per coerenza, avrebbero dovuto battersi perché ci fossero anche gli altri. O no?
"Nel comunicato, al punto b), si parla del grande lavoro che il Ministero dell’Agricoltura starebbe facendo per eseguire “quanto previsto dalla Legge 135/12 ed in particolare sui relativi decreti attuativi di riforma previsti dalla suddetta Legge: regolamenti delle scommesse, Totalizzatore Unico, collaborazione con AAMS, giustizia ed antidoping nonché la riorganizzazione del settore ippico nel suo complesso, a seguito della soppressione dell'Assi”. Ma non erano quei provvedimenti che il Mipaaf avrebbe dovuto prendere nel gennaio scorso? Queste riforme non sono mai state avviate e, adesso, le stesse persone che avrebbero dovuto farlo tanto tempo fa, si candidano a realizzare un progetto sul quale hanno dormito per nove mesi lasciando andare il settore alla deriva? Perché?
"Ci rendiamo conto che il nostro modello, quello proposto dal Comitato Pre-Lega (o Pre-Unione), si scontra con la logica dei “posti di comodo” e, in qualche modo, anche con un certo tipo di associazionismo, istituzione sacrosanta per difendere i diritti delle categorie ma, nel nostro contesto, degenerato in una serie di tanti piccoli gruppi più indirizzati all’interesse particolare che non all’interesse del settore nel suo insieme. Forse è per questo che le Associazioni hanno così tanta paura della riforma?"