Grand National, l'ultimo sogno di Tony McCoy
AINTREE. La folla di Aintree e quella maratona di oltre 7 chilometri con trenta ostacoli, alcuni davvero 'terribili', tanto che ogni anno il grido degli animalisti accoglie lo steeple-chase piu' famoso al mondo, tanti spettatori anche collegati in mondovisione. Il Grand National 2015 è l'ultima occasione per Tony McCoy, il formidabile jockey dell'ostacolismo britannico che ha annunciato recentemente il proprio ritiro. Il grande fantino, che non ha mai avuto un gran feeling con Aintree e la sua corsa faro, sabato alle 16.30 monterà il favorito, Shuttherfrontdoor. Il saltatore in giubba verde e giallo si gioca a 7 contro uno ed è il laureato dell'Irish Grand National. Ha già collaudato vincendo il tracciato di Aintree in occasione del Novice Chase, una delle sue perle di un palmarés già importante.
Il contro, se ci può essere un'alternativa solida in un campo di 44 partenti, è Rocky Creek, il quinto dell'edizione 2014. In casacca blu/rossa, l'ostacolista montato da Twiston Davies cercherà nel National di far valere la forma di Kempton, quella che in febbraio gli ha consentito di portare in scuderia il titolo del Betbright Chase. Nelle ore della vigilia stanno salendo le azioni di Balthazar King, il cavallo in giubba rossa con stelle azzurre, che sarà interpretato da Johnson. E' il runner up dell'edizione di dodici mesi or sono, e molti esperti ritengono che stavolta possa diventare il King di Aintree.
Il soggetto che può sparigliare è The Druids Nephew, in rosso con banda orizzontale bianca. Chi sa leggere i curriculum fa notare che un cavallo che si presenta nel grande giorno di Aintree con 3 vittorie e 4 piazzamenti nelle 13 corse in cui è partito, va attentamente seguito. Si scommette a 14 contro uno questo performer di otto anni allenato da Neil Mulholland, un trainer che sa mirare gli appuntamenti che contano.
C'è anche la corsa delle fantine, il sogno di montare nel Grand National realizzato da Nina Carberry. Il suo Firs Lieutenant si gioca a 25 contro uno ma prima o poi una jockette riuscirà a scrivere la storia, a tingere di rosa lo steeple-chase piu' lungo del mondo.
Aintree e la sua corsa, la disciplina che esalta il rischio nella sua versione estrema. Una corsa che viene scommessa a traguardo lontano, con un antepost infinito – si gioca anche dall'anno precedente alla corsa, praticamente appena terminata un'edizione -. Qualcosa che va oltre una gara ippica ed entra nella vocazione di un popolo a leggere tutto, lo sport, il costume, la vita con una quota e una puntata. Il Grand National come cultura di una nazione intera, se volete.