Galoppo. Lo Sceicco Obaid ha licenziato Cumani!
Nessuno se l'aspettava dopo la bella e confortante vittoria di Posponed nel Prix Foy domenica a Longchamp, una decisione senza motivi, per molti versi incredibile, di quelle che lasciano insoluta una selva interrogativi e si condensano in una parola se vogliamo banale: perché? Sheikh Mohammed Obaid Al Maktoum, con un colpo di mano imprevedibile, quelle cose che mai ti saresti immaginato potessero accadere, ha tolto i suoi 23 effettivi, più alcuni giovani inediti sulla strada del debutto, dai box di Luca Cumani a Bedford House, scuderia tra le più note e affermate di Newmarket, dove i grandi campioni sono cresciuti ed hanno ottenuto successo agli ordini del nostro trainer.
Cumani si è trasferito oltre Manica nel 1976 e in questo lungo periodo ha lavorato duro, con impegno esemplare, con dedizione e amore verso i purosangue che pochi altri professionisti hanno saputo dimostrare. “Sono in preda a una delusione profonda – ha spiegato Luca – la vittoria di Posponed nel Prix Foy sembrava un buon viatico a poche settimane dall'Arc de Triomphe, e poi coi portacolori dello Sceicco Obaid ho vissuto momenti indimenticabili, imprese che si commentano da sole: un Derby con High Rose e le Oaks d'Italia con Zamaradah. Ma evidente tutto ciò non è servito se siamo giunti inaspettatamente a un divorzio che mi coglie di sorpresa e mi addolora enormemente”.
Si è parlato sovente di Lanfranco Dettori, di Atzeni e Marco Botti che in Inghilterra hanno tenuto alto il prestigio del nostro Paese, vittorie folgoranti, successi che brillano come fulgide mete negli albi d'oro del turf mondiale, ma troppo spesso abbiamo perso di vista Luca Cumani che proprio di Frankie è stato il mentore lanciandolo verso una strepitosa carriera. E' triste Cumani, perché il suo impegno, le sue fatiche, la sua applicazione continua, un lavoro duro e senza soste dagli esordi come allenatore, sono valsi a ben poco agli occhi dello Sceicco, fino a ieri convinto di avere in Luca un professionista di punta, con esperienza e talento, e ora pronto ad abbandonarlo.
Cambierà anche fantino Obaid Al Maktoum, il materiale passerà nelle scuderie di Roger Varian e come jockey anziché Adam Kirby Andrea la scelta del principe arabo è caduta su Andrea Atzeni. Situazioni inspiegabili, il vento che all'improvviso sembra spingerti in un angolo, Cumani figlio d'arte, Sergio, il padre, grande trainer anche lui, ed Elena, la madre, amazzone di un bellezza senza tempo che ancora tutti ricordano con rimpianto per il suo fascino. A Bedford House, Luca ha creato il suo regno, la sua nicchia, il crogiolo di tanti fuoriclasse, vincitori di gruppo 1 in sequenza, la gloria conquistata in cinque differenti Paesi, e tanti fantini di grido messi in sella e poi diventati assi del turf: Dettori, Jimmy Fortune e Kieren Fallon per fare qualche nome soltanto. Mentre i traguardi di spicco non si contano: le Champion di Legal Case, le Eclipse di Falbrav, le International e il St Leger di Commanche Run, le King George di Posponed, che come un figlio Cumani vede ora andar via alla vigilia forse della sua avventura più bella, le Queen Anne di Then Again, Makofdistincion e Barathea, le Queen Elizabeth, ancora di Makofdistinction e Falbrav.
E poi in Canada a segno con Infamy nell'International, in Francia dominatore nel Saint Cloud con Alkaased, in Germania vittorioso con Second Set, a Hong Kong con Falbrav, in Irlanda con Kahyasi al bis dopo Epsom nel Derby del Curragh, e anche sulle nostre piste, Old Country re del Blue Ribbon di Capannelle e nel Roma, sigillo brillantemente attinto anche da Legal Case, senza dimenticare l'Arlington Million di Tolomeo e il Breeders's Mile di Barathea. Tutto cancellato con un colpo di spugna assurdo e inconcepibile, che non intacca tuttavia la stima e il prestigio di Luca, serio, meticoloso, sempre inspirato, di una bravura che noi per primi gli riconosciamo.