Galoppo. Australia fantastico nel Derby inglese
EPSOM. Doveva essere il grande giorno di Australia è così è stato. Il Derby inglese finisce per il terzo anno consecutivo nelle casse dwllìirlandese Coolmore, regalando un record storico al suo allenatore Aidan O’Brien, giunto alla quinta affermazione nella classica di Epsom Downs. L’egemonia del fenomeno Galileo vede allungare la serie di prestigiose vittorie al blue ribbon, dopo Ruler Of the World nella scorsa edizione, il successo odierno porta l’ennesimo marchio del derbywinner 2001, forte anche dell’imprinting della madre Ouija Board, che proprio sul circuito del Surrey seppe vincere una bellissima edizione delle Oaks.
O’Brien non ha mai nascosto tutto l’appeal ed il fascino verso il monumentale sauro, dichiarando e scommettendo con se stesso di allenare il miglior Galileo che abbia mai avuto fra i propri ranghi. Alla luce di quanto visto in gara non possiamo assolutamente dare torto al trainer di Wexford. Dopo la confortante rifinitura nelle Ghinee, Australia ha praticamente dominato il Derby, Joseph O’Brien alla sua seconda affermazione ad Epsom, pur pervenendo con qualche metro di anticipo alla resa dei conti, si è presentato al largo dello schieramento con il serbatoio ancora pieno sul generoso Kingston Hill, vanificando con un allungo monster la grintosissima prova del suo diretto runner up, in sella al quale Andrea Atzeni evidenziava per l’ennesima volta tutta la sua grande esperienza acquisita in terra inglese.
Eccellente anche il terzo compenso conquistato dal supplementato Romsdal (terzo consecutivo per Hughes dopo quello delle Oaks) sempre vitale nella prima linea, da segnalare anche il passo avanti di Arod, quarto all’arrivo dopo il secondo posto conquistato nelle Dante alle spalle del vincitore del Jockey Club francese The Grey Gatsby.
Aidan O’Brien dichiarava nel dopo gara: “Non ci sono dubbi che siamo privilegiati ad allenare certi cavalli. Lo avevamo sempre sostenuto con grande fiducia, abbiamo sempre penato che fosse speciale ed oggi abbiamo la conferma.” Il figlio Joseph vincitore con Camelot nel 2012 commentava: “Esso è il migliore. Devo dire che oggi è andato tutto bene, forse ci siamo trovati nel momento topico della gara in leggero anticipo, ma è stato straordinario a non flettere mai.”
Non possiamo non spendere due parole sulla maestosità talentuosa dello stoico francese Cirrus Des Aigles, che dopo le vittorie conquistate a Longchamp nel Ganay e nell’Ispahan, ha messo a segno anche la Coronation Cup di St Nicholas Abbey, commemorato per l’occasione dopo la sua drammatica scomparsa.
Dopo le Champion Stakes nel 2011, l’allievo di Corinne Barande Barbe ha vinto per la seconda vuolta nel suolo britannico, mettendo la museruola al compagno di viaggio Flintshire, splendido nonostante il fondo scorrevole, negando la settima vittoria in questa gara ad Andrè Fabre. Unica nota stonata per l’otto anni, la zoppia accusata dopo il traguardo. La speranza è ovviamente che non si tratti di nulla di grave per il figlio di Even Top. (m.calch.)