Galoppo a Roma. Omaticaya lancia la sfida
ROMA. Il Premio Aloisi, quel 1200 di pista dritta che una volta si chiamava Premio Umbria, è una delle corse piu' affascinanti del programma delle Capannelle. L'edizione di domenica regala un valore aggiunto nella sfida lanciata dalla due anni Omaticaya. Una freccia la puledra dal mantello oscuro che sulla dirittura romana nella stagione non ha conosciuto nessuno in grado d'impensierirla. Con 50 chili e mezza e un vantaggio che oscilla tra i sei chili e mezzo e i nove sul resto del campo è giusto provarci.
Dodici partenti nella volata di fine stagione, decisamente anche una bella corsa per scommettere. In campo vecchi pirati della pista dritta e soprattutto alcune virago ben note, le femmine decisamente competitive su questo tracciato e l'Aloisi 2013 che vede la puledra che fa sognare attorniata da un harem di possibili regine della prova: contro la due anni in giubba a scacchi blu e gialla (Cristian Demuro l'interprete), galopperanno forte ragazze terribili come Bettolle, la quattro anni in verde e croce di Sant'Andrea gialla, e ancora la titolata Noble Hachy, la baia in biancoazzurro Nuova Sbarra cui il trainer Luigi Riccardi affianca il maschio Traditional Chic, rivisto in palla alle ultime esibizioni.
Poi il mantello grigio di una che fino ai 1000 metri sarà in vedetta come Chiara Wells.
Questa corsa nel cuore dell'autunno ha spesso visto grandi prestazioni di un navigato flyer come il biondo Rosendhal, uno che quando arriva il paletto dei 200 finali piazza una bordata che ti lascia sul posto. E dalla Toscana occhio al veleno di Pride And Joy, con la sua giubba blue e rombi gialli e la spinta energica di Djorde Perovic. Un velocista di rango che Riccardo Santini, uno che in trasferta ha una percentuale altissima di esiti vincenti, ha preparato appositamente per questa vecchia classica delle foglie rosse e gialle d'autunno. Un bell'Umbria, amici. Come si diceva una volta.