FISE Sicilia, Di Bella corre per la presidenza
ELEZIONI FISE in Sicilia il 18 dicembre: Gaetano Di Bella scende in campo e corre per la carica di presidente per il prossimo quadriennio olimpico. Classe 1961, diplomato al Collegio Militare Morosini di Venezia, laureato in Giurisprudenza a Catania, imprenditore agricolo e una grande passione per i cavalli. E’ questo il biglietto da visita di Di Bella, attuale segretario del Comitato regionale siciliano, che correrà per la massima carica regionale della Federazione, sfidando il presidente uscente Pierfrancesco Matarazzo, oggi in cerca di una rielezione dopo tre mandati consecutivi.
Sedici anni da consigliere di cui dodici da Segretario del Comitato, Di Bella monta a cavallo dall’età di 13 anni ed è stato, e forse ancora lo è, uno dei cavalieri di riferimento della regione, ottenendo piazzamenti e vittorie in gare nazionali e siglando alcuni ottimi risultati anche in gare internazionali. In campo allevatoriale l’aspirante numero uno della FISE Sicilia si è particolarmente distinto producendo soggetti di ottimo livello e formando importanti cavalli giovani, alcuni dei quali giunti anche alla finale mondiale di Lanaken.
Concreto ed innovativo il programma di Di Bella e della sua squadra di consiglieri, ciascuno dei quali rappresentante il territorio e le diverse discipline, è incentrato sulla trasparenza e sulla concretezza. Alle riunioni di consiglio le porte saranno aperte ai tesserati. E’ per questo che Di Bella consentirà, qualora eletto, a quanti lo chiederanno di assistere alle sedute del consiglio, pubblicherà le delibere e, come previsto dal nuovo statuto federale, anche i bilanci sul sito del comitato.
Ruolo sempre maggiore verrà dato alla comunicazione, che attraverso il lavoro di un addetto stampa ed un sito federale interattivo farà da trait d’union, tra la base e gli uffici della segreteria regionale, che sarà rinnovata nel suo funzionamento e munita di nuove tecnologie. Il programma del candidato spazia attraverso tutte le specialità, con particolare attenzione alla formazione, all’impiego di tecnici nazionali per stage di perfezionamento, alla riorganizzazione degli impianti, ponendo anche la giusta attenzione alle discipline non olimpiche.
Attenzione, quindi, soprattutto all’endurance che verrà riavvicinata all’equitazione di campagna e sviluppata con la creazione di almeno una manifestazione internazionale l’anno, ed una serie di incentivi per gli atleti che raggiungeranno risultati di prestigio al di fuori della regione, agli attacchi, all’equitazione americana, all’horseball ed al volteggio, all’equitazione paralimpica, tutte discipline che in Sicilia godono di ottime individualità. Un particolare sguardo all’allevamento dando alla Federazione il ruolo di collettore delle energie degli allevatori.