Fieracavalli, in un libro ''Il Pony di Esperia''
NEL SUD DEL LAZIO, ai confini con la Campania, nel comprensorio dei Monti Ausoni, si è selezionato nel corso dei secoli il pony di Esperia, conosciuto nel passato come “Cavallino di Esperia”. Questi splendidi cavallini vivono liberi sui monti della Ciociaria e dopo anni di oblio adesso possono vivere una nuova primavera. In seguito alle vicende belliche della seconda guerra mondiale che colpirono il territorio di Cassino, il pony di Esperia rischiò l’estinzione; infatti il suo numero si ridusse drasticamente perché utilizzato per l’alimentazione della popolazione locale, ma anche perché i branchi di Esperia erano usati per segnalare i campi minati e le bombe inesplose. Anche questi cavallini, loro malgrado, hanno contribuito alla nostra libertà.
Il Pony di Esperia è oggi una razza protetta ed il lavoro e la passione dei pochi allevatori negli ultimi anni hanno portato questo cavallino, dal manto morello come una notte senza stelle, ad avere una sua identità ed un suo ruolo. Sotto la sella di giovanissimi cavalieri sono arrivati i primi concorsi ippici e le gare di horse-ball. E' un pony docile, affidabile ma con un suo carattere definito, non un semplice cavallo da usare; è un Pony che ha bisogno di creare un binomio stabile con chi lo monta, un binomio in cui ci sia fiducia reciproca.
NELLA SEZIONE di Fisiologia ed Etologia degli Animali Domestici del Dipartimento di Scienze Fisiologiche (Università di Pisa) dove ho la fortuna di svolgere la mia attività di ricerca sul comportamento e benessere del cavallo, ho avuto modo di impiegare questi pony in due “esperimenti” che hanno portato un contributo notevole alle conoscenze sulle capacità cognitive dei cavalli. La descrizione di questi esperimenti sulla relazione con l'essere umano e sulle capacità di memoria del Pony di Esperia sono descritti nel libro che sarà presentato venerdì 6 novembre a Fieracavalli (Verona, ore 11) che, scritto con passione e accuratezza dal dott. Edoardo Battista, fornisce un bellissima panoramica su questa razza, dalle origini storiche fino agli impieghi di oggi, passando per la ricerca scientifica e la selezione che gli allevatori stanno portando avanti con passione e sacrificio.
Ma adesso voglio dire di più. Lo voglio dire da amante dei cavalli e da innamorato di questa razza. Il dott. Antonio Lancia (Presidente dell'Associazione Allevatori Pony di Esperia) e tutti gli allevatori, mossi, come dicevo prima, spesso solo dalla passione per questo cavallino tutto italiano, hanno fatto davvero tanto negli ultimi anni. Adesso forse è il momento che altri attori istituzionali guardino a questa razza con nuovo interesse perché questo pony potrebbe divenire una risorsa per il territorio, un valore aggiunto da presentare sulla bilancia del turismo verde, che, a quanto si dice, avrà nei prossimi anni un enorme sviluppo. La Ciociaria, una terra che dal punto di vista storico, culturale, ambientale ed enogastronomico non ha niente da invidiare a realtà italiane più blasonate, potrebbe avere nel Pony di Esperia una perla da valorizzare. L'Italia è fra i pochissimi paesi in Europa ad avere cavalli che vivono bradi, in equilibrio con un ambiente incontaminato e il Pony di Esperia è una di queste realtà. Un gruppo di ricerca dell'Università tedesca di Regensburg, guidato dalla dott.ssa Konstanze Krueger, viene regolarmente da due anni in Ciociaria proprio per guardare e studiare i branchi bradi di Pony di Esperia. E se questo divenisse un mezzo di promozione del territorio? Un richiamo per turisti ed appassionati di tutto il mondo. Un opportunità che forse potrebbe essere il momento di sfruttare, con, ovviamente, l'indispensabile coinvolgimento della Pubblica Amministrazione. In un momento buio per l'economia il Pony di Esperia potrebbe di nuovo darci il suo aiuto, come già fece nella battaglia di Cassino.
IL PONY DI ESPERIA di Edoardo Battista
Casa Editrice Ciociariaturismo - prezzo 20 euro