Esposto-diffiida di alcuni Allevatori sul bando Tv
IL COMITATO Pre-Lega (o Unione) Ippica Italiana comunica: "In qualità di promotori del progetto Lega (o Unione) Ippica Italiana, abbiamo sempre messo in evidenza l’inopportunità del bando Tv promosso da Assi che, giunta al termine della sua attività, per… chiudere in bellezza si è arrogata il diritto di vincolare, per tale servizio, ad un contratto di sei anni, e ad un prezzo fuori mercato (60 milioni di euro, 10 milioni all’anno), colui che subentrerà nella gestione del settore.
"Ma adesso non siamo solo noi, in merito a quel bando, ad avere notevoli perplessità: il Servizio Bilancio del Senato, infatti, analizzando le conseguenze finanziarie della proposta di legge di riforma del comparto ippico in approvazione alla Commissione Agricoltura, ha evidenziato che, “con riferimento alla possibilità di alimentazione del medesimo fondo annuale attraverso la gestione dei diritti televisivi sulle corse ippiche, si segnala che, durante l’esame del Ddl presso la Camera dei deputati, la Ragioneria Generale dello Stato ha avanzato perplessità in quanto verrebbe meno per l’erario l’eventuale gettito derivante da tale cessione”.
"Si presuppone, quindi, che i diritti televisivi debbano essere per lo Stato un introito e non una voce di spesa. Noi siamo fermamente convinti che l’introito debba essere assegnato al comparto e non allo Stato ma, al di là di ciò, non c’è alcun dubbio che, stando alle parole pronunciate dal Servizio Bilancio del Senato, non si può proseguire con il sistema adottato fino ad oggi e che, soprattutto, tramite quel bando, si vorrebbe utilizzare anche per i prossimi sei anni: in sintesi, i diritti televisivi non possono più rappresentare, come è stato fino ad oggi, un costo per lo Stato (e quindi per l’ippica) ma, dalla cessione di tali diritti, come ogni sport, il settore deve trarre un profitto.
"Alcuni allevatori hanno presentato un esposto-diffida all’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, al dottor Ruffo ed al Mipaaf riguardo il bando TV a suo tempo promosso da Assi. Ben vengano degli atti formali che facciano capire che le cose devono cambiare e che nulla dovrà essere come prima. Il servizio offerto dalla tv dell’ippica sarà fondamentale per il rilancio, sia sotto l’aspetto sportivo che sotto l’aspetto promozionale e delle scommesse. Chi si assumerà l’onere di guidare la rinascita del settore non può permettersi di lavorare vincolato ad una zavorra costosa come quella che si genererebbe con l’accettazione delle condizioni previste dal bando in corso".