Corse estere. La Lega Ippica tuona contro il MIPAAF
Comunicato. "Proviamo a quantificare il grave danno provocato dalla cancellazione delle Corse estere dal palinsesto del mese di Agosto, cancellazione che ancora sta proseguendo in Settembre.
Questa volta il calo della raccolta del gioco, rispetto all’anno precedente, risulta essere ancor più consistente: siamo di poco sotto il 40% e questo comporta una perdita netta di entrate per circa un milione e mezzo.
Questo la dice lunga sulle capacità gestionali degli organi dello Stato che sono bravi a tagliare in maniera insensata, distruggendo il sistema, mentre sono incapaci di portare a casa anche quegli introiti che il sistema avrebbe generato con grande facilità e si dimenticano, e qui la responsabilità più grave è da attribuire ad Aams, di presentare un prodotto che il mercato richiede. E’ esattamente come se nelle tabaccherie i Monopoli di Stato si dimenticassero per un mese di distribuire le sigarette.
È evidente che si tratta di “Danno erariale” ma come al solito nessuno pagherà per questa ennesima grave inadempienza.
Forse, per il settore, il danno peggiore non è quello economico, sappiamo bene che stiamo vivendo una sorta di “Ippica della Mutua” in cui le risorse sono già state determinate dal bilancio dello Stato, meccanismo assai discutibile che toglie all’ippica quella forza contrattuale che sarebbe la base della vitalità di un settore, quello che più preoccupa è avere ancor più allontanato e disgustato, come avviene ormai da molti anni, il cliente “Scommettitore” dal prodotto più qualificato per competenza e per emozione: la Scommessa Ippica.
Se poi andiamo a vedere il perché di questa cancellazione raggiungiamo veramente il ridicolo: il Mipaaf ha rinnovato il sistema informatico che gestisce i dati delle Corse e poi si è reso conto di non essere capace di utilizzarlo, allora ha chiesto aiuto alle Società di Corse costringendole ad inserire a mano (tipico del Mipaaf) tutti i dati ed è rimasto invece scoperto sulle Corse estere. A noi tutto questo sembra veramente ridicolo e ancora una volta il settore è costretto ad assistere in silenzio alla distruzione di tutti quei meccanismi che ancora funzionavano.
Ogni giorno che passa, purtroppo, i danni generati dai burocrati rendono ancora più difficile l’opera di riacquisizione delle quote di mercato che Lega Ippica Italiana dovrà riconquistare per trovare le risorse per alimentare il settore in maniera autonoma.
A questo punto non possiamo fare altro che sollecitare nuovamente i vertici del Governo affinché definiscano in tempi brevissimi i Decreti legislativi che porteranno alla nascita dell’organismo in cui far confluire tutte le Aziende dell’Ippica affinché generino una Governance efficace che porti al rilancio ed una struttura che gestisca in maniera seria tutte le attività del settore!".
Comitato Lega Ippica Italiana