Corsa dell'Arno. Limpido bis di Demeteor
FIRENZE. Quando scende dal van a Firenze, Demeteor si trasforma e sulla pista dove aveva signoreggiato dodici mesi or sono, l'alfiere della Razza dell'Olmo concede il bis con una stoccata imparabile ai 200 finali. In un arrivo splendido, con quattro purosangue in diagonale a giocarsi la 188a edizione dell'Arno, emerge il lottatore sellato da Riccardo Menichetti e montato da un puntuale Gennaro Marcelli, che sul prato gigliato sa quando muovere. dopo che Mickai, gran corsa con il pesone, e Cafaggio sono andati a prendere la leader Do Right, coraggiosa femmina che aveva preso 6 lunghezze di vantaggio con un primo parziale notevolissimo.
Si entra in retta ed inizia anche la corsa di due dei piu' attesi, Messier Guglielmo, che aveva stazionato in coda e il Romito, il purosangue piu' bello di una sfilata del antico prix gigliato applaudita da una tribuna elegante, impreziosita da signore in abito di charme con tanto di cappellino per un tocco british alla festa del galoppo fiorentino. La stoccata vincente è quella di Demeteor, che nell'almanacco della corsa profumata di storia raggiunge Gershwin e Gemmano, era dal 1988 che mancava il doppio consecutivo nell'antico handicap. Sfiora il colpo un sontuoso Il Romito, in rimonta dalle retrovie, tiene alla grandissima Mickai, che ha fatto l'elastico comunque sempre vitale nei 2200 metri della gara.
E' lì, a contatto, il beniamino di casa, Messier Guglielmo, non va il suo tentativo al largo di tutti, venendo dai Carpazi. Un Arno sontuoso anche in versione HD per uno spettacolo televisivo di altissimo livello e sulla suggestiva terrazza dei glicini la premiazione anche del concorso di quelle dame con il cappellino che hanno dato un tocco 'artistico' ad un ippodromo di per sé già sublime nella sua rapinosa bellezza.