Coordinamento Ippodromi, lettera rovente all'Unire
COORDINAMENTO IPPODROMI, associazione presieduta da Attilio D'Alesio, ha inviato in data odierna la seguente lettera al Commissario dell'UNIRE dr. Claudio Varrone:
"Sig. Commissario, la presente per esprimerLe formalmente il nostro pensiero sull’incontro dell’11 u.s. sul Calendario 2011:
1) Non è possibile ed accettabile che, Lei, il Segretario, gli uffici dell’Ente e le nostre Aziende possano continuare a lavorare sotto ricatto ed in un clima grave e pericoloso di minacce e violenze.
2) Il Calendario, fino al 28 Febbraio 2011, è stato pubblicato ed è pienamente operativo. Non si comprende quindi la fretta di adottarne uno nuovo, come quello pubblicato ieri, improvvisato e senza trasparenti criteri, esaminati e riflettuti in un serio tavolo di confronto con le nostre società.
3) Assemblee caotiche e prive di controllo, ormai purtroppo consuete in sede Unire, non hanno e non possono avere alcuna funzione né la minima dignità.
4) Nella riunione del 22 Dicembre 2010 ci aveva detto ben altre cose e ci aveva assicurato un percorso trasparente e partecipato. Dobbiamo purtroppo prendere atto che ha cambiato opinione ed ha fatto esattamente il contrario.
L’Unire è libera di adottare tutti i criteri sul Calendario che ritenga opportuni, ma nell’assoluto rispetto della Legge e del ruolo delle nostre aziende, mettendo a disposizione, come è Suo dovere, tutti i dati, che l’Ente ha, e che riguardano i nostri ippodromi ed il settore in generale: Monte-premi, provvidenze, etc, etc, per un serio ed approfondito esame di produttività, redditività, qualità o quant’altro l’Ente ritenga opportuno esaminare, nel tentativo di uscire, in linea con i noti indirizzi del Ministero delle Politiche Agricole, dalla crisi.
Non possono essere la fretta, la superficialità, i numeri “a caso” e soprattutto la paura di scioperi e minacce ad orientare l’azione Sua e dell’Unire.
La preghiamo pertanto, Sig. Commissario, di riflettere su questo nostro accorato appello e di avviare finalmente un confronto informato e serio sulle azioni che l’Unire è chiamata ad adottare".






















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