Cheltenham. Sir de Grugy vince da vero campione
CHELTENHAM. A Prestbury Park era il giorno delle Queen Mother Chase. L’attesa consacrazione di Sir De Grugy è giunta puntuale al termine di una gara perfetta, dominata in lungo e in largo dall’allievo di Gary Moore. Il popolo accorso ad Evesham Road gli ha riservato il giusto tributo, l’entusiasmo e l’affetto mostrato nel dopo gara, hanno messo da parte l’iniziale diffidenza verso un cavallo, che ha dimostrato di possedere la stoffa del vero campione, ma che probabilmente non aveva ancora fatto breccia verso l’attento popolo inglese. Le manifestazioni dei colleghi verso Jamie Moore, subito dopo il traguardo, uno dei più popolari e anziani jockey della sala pesi, hanno evidenziato tutto ciò. Una bella storia da raccontare ed una cartolina che serve da spot, ad uno sport le cui tradizioni hanno radici molto profonde.
Un passaggio molto importante che allontana le polemiche verso il settore a volte cruento degli ostacoli, preso di mira dalle associazioni anti turf, che in parte smorza le dichiarazioni algide di Ruby Walsh che hanno indispettito molti addetti ai lavori e numerosi appassionati, apparso totalmente indifferente alla morte del povero Our Connor, in una intervista rilasciata a Channel Four.
Tornando all’aspetto meramente tecnico, Sir de Grugy ha compiuto lo step massimale della propria carriera, adesso ci sarà Punchestown, in attesa che ll figlio di My Risk si prenda il meritato riposino dopo il quarto successo consecutivo di primo grado, anche se il futuro del portacolori di Simon Preston è ancora da definire. Non c’era Sprinter Sacre, il campioncino di Nicky Henderson da tempo annunciato fuori dai giochi, ma non per questo la vittoria di Sir de Grugy deve essere minimizzata.
Simon Preston, proprietario del Sir ha detto nel dopo gara: “E’ incredibile che tutti volessero veder perdere questo cavallo, un vero professionista sia in lavoro che in gara, bello da vedere. Nelle ultime due settimane c’è stato un vero attacco da parte di tutti i media, ma esso ha dimostrato con una risposta straordinaria che avevano torto.” Il suo trainer Gary Moore, che ha sellato il suo secondo vincitore al Festival ha dichiarato: “Qualcuno ha scritto che la nostra eventuale vittoria, sarebbe stata generata dall’assenza di Sprinter Sacre. A noi non importa cosa scrivono e adesso ci prendiamo quello che abbiamo meritatamente raccolto e nessuno può togliercelo, non possiamo fare più di così. Jamie ha fatto quello che doveva, ha saltato perfettamente per tutto il percorso, Sir non sbaglia mai e dopo l’ultima ostacolo non ho visto più nulla, perché un mare di persone mi sono salite addosso. Ho avuto messaggi d’affetto e di stima sin dalle sei del mattino, e per questo sono estremamente felice.”