Auguri! Sempre e comunque
Ha tutta la nostra solidarietà l’anno appena entrato. Poveretto: la sciagurata coppia 2020/2021 gli ha passato un pessimo testimone. Chissà, forse non vedevano l’ora di sbarazzarsene. E magari, con quel tanto di rabbioso sadismo che condisce l’impotenza degli incapaci, avranno accompagnato il passaggio con un “adesso vediamo cosa riesci a fare”.
Se dipendesse da lui, se potesse davvero rispondere, reagire come gli verrebbe d’istinto, saprebbe bene cosa fare lui, il 2022. Lascerebbe cadere in terra l’insulto di questa bruttura di testimone e con la forza di un calcio di rigore tirato all’ultimo minuto della più tormentata partita del dopo guerra, lo rispedirebbe al mittente, restituendolo al tempo andato. Ma lui, il 2022, non può. Perché è lui stesso ‘tempo’. E alla inesorabile linearità del suo scorrere senza risalire, noi umani sappiamo replicare solo con la consolante illusione di un ‘prima’ e un ‘dopo‘.
E allora questa volta cambiamo registro: gli auguri, anziché farceli tra noi, facciamoli a lui, al 2022. Vogliamo augurargli di essere ricordato come l’anno che ha avuto la forza di rompere l’incantesimo con cui il perverso intreccio fra mezze verità e intere menzogne si è fatto incubo planetario.