Trotto, en plein della Francia nella sfida con l'Italia
I RITIRI di Inox Font e del francese Quonzalio hanno purtroppo ridotto a sole sei unità il campo dei partenti dell’edizione 2010 del Premio Cagnes sur Mer - Memorial Carlo Biffi (€. 55.000 – mt. 2.100), secondo atto della ventunesima edizione della tradizionale sfida Italia-Francia.
In pista dunque quattro rappresentanti del training italiano e due soli provenienti da oltralpe con i nostri portacolori eletti favoriti al gioco, in particolare il 6 anni Indù Jet.
Anche la seconda prova è stata però, quest’anno, appannaggio degli ospiti perché l’interessante Noceen de Digeon, castrone di 9 anni allevato e allenato da Francis Demoulin e interpretato in corsa da suo figlio Gautier, ha confermato la buona prestazione fornita a Cagnes sur Mer (quinto sul traguardo ma essendo per la prima volta in carriera impegnato sulla distanza per lui breve del miglio) e, potendosi esprimere al miglior livello sul prediletto doppio chilometro, ha avuto ragione nella battute finali della gagliarda resistenza del battistrada dal via Evergreen Aa (anch’esso confermatosi dopo il brillante quarto posto ottenuto in terra di Francia). Noceen de Digeon ha sfruttato sul percorso la scia del favorito Indù Jet, ha perduto qualche battuta preziosa a 300 metri dal traguardo quando l’attaccante ha confuso il passo e si è eliminato, ma in retta di arrivo ha ripreso di lena la sua progressione e negli ultimi 50 metri è stato capace di dominare Evergreen Aa, soggetto che – al contrario – è decisamente più tagliato per la distanza breve del miglio.
Per Noceen de Digeon, ultimi 600 metri di eccellente spessore tecnico in 43.4 (da 1.12.3) e media al chilometro davvero notevole, in considerazione del fatto che il primo giro era stato piuttosto tattico, di 1.14.5. Con la vittoria Noceen de Digeon ha regalato al suo trainer Francis Demoulin il successo nella classifica per gli allenatori della 21° sfida Italia-Francia.
Ad un solo punto Vittorio Sciarrillo ed Evergreen Aa (un quarto e un secondo posto nelle due prove), così come Carmel e il suo trainer Erik Bondo (per loro due terzi posti), i migliori tra i portacolori italiani.
Il successo dei francesi avrebbe potuto essere completato da Papillon d’Airou che dopo gara di estrema attesa era finito forte a piegare per il terzo posto Carmel, ma la buona prestazione dell’allievo di Roland Jaffrelot era vanificata da una duplice rottura commessa sul percorso. Terza piazza allora per Carmel che dava prova di gradire poco il doppio chilometro. Poca fortuna per Indù Jet mentre Loreal Sas ha pagato lo sforzo su una distanza certamente non congeniale.