Trotto a Enghien. Grande Italia grazie a Napoleon Bar
ENGHIEN. Prix de New York in chiaroscuro per l'Italia del trotto. Le luci sono quelle della squillante affermazione di Napoleon Bar. Il figlio di Varenne guidato da Pierre Vercruysse domina da un capo all'altro il gruppo 3 francese sul doppio chilometro. Con il 2 va davanti, mantiene un'andatura costante e in dirittura si rende inavvicinabile. Vola verso il trionfo ai 250 finali quando, invece, è già battuto l'altro "italien", il facoltoso Pascià Lest che dopo aver stazionato in terza posizione sul percorso, si eclissa, probabilmente in debito d'ossigeno su distanza che eccede le proprie attitudini. Dubois a metà gara ha portato Used to Me nella scia del leader, in retta, quando c'era da dare un altro parziale, Used ha seguito Pascià Lest in quel calo repentino. Un deludente settimo posto per l'altro Varenne di casa Italia, risultato lontano dallo standard di Solvalla, il quarto dell'Elitlopp ma a Stoccolma si correva sul miglio.
Lotta per le piazze accesa e Nivard con Uprince la spunta su Shadow d'Odyssèe, piacevole sorpresa della competizione, quarta Une Fille d'Amour, a contatto e che corre bene vista anche la non facile situazione tattica.
Un ottimo crono per Napoleon Bar, 1.12.0, con l'allievo di Catello Savarese che conferma il feeling per le piste francesi. Quelle belle prestazioni napoletane erano una promessa. E il Lotteria dice sempre la verità sui cavalli. Questo Varenne allevato in Piemonte, a Napoli ha ritrovato fiducia, oggi Vercruysse, uno dei top driver internazionali, lo ha interpretato sapendo di avere un cavallo in condizioni ottimali. Per la gioia anche della famiglia Stecca, proprietaria del 7 anni da Varenne e Dalmazia.