Sport e cultura, lunedì focus alla scuola dello sport
Gentile Direttore, l'Associazione culturale Sport è Cultura, da me recentemente costituita, nasce con l'intento di contribuire alla diffusione di una nuova visione dello sport, in linea con le esigenze di cambiamento di questa realtà esperienziale che si presenta multiforme, variegata e diversificata per numero e specificità tecnico-disciplinari, ma che, certo non per questo, risulta essere priva di un comune e reale radicamento identitario e valoriale.
La parola cultura, intesa come "insieme di pratiche di significazione della realtà" ma anche come "universo di conoscenze conoscibili", si sposa molto bene con la parola sport, considerando che tale ambito del vissuto umano sta manifestando, specie nell'era della globalizzazione, una spiccata propensione a sviluppare, unitamente alla dimensione ludica, anche un'importante dimensione produttiva (il rapporto con il Pil) ed una ritrovata dimensione sociale ed etica.
L'evento Sport, Cultura e Solidarietà è da me organizzato proprio a sostegno di questa nuova concezione dello Sport, che supera il concetto di loisir e si immerge in un complesso processo di professionalizzazione e di funzionalità sociale. Una concezione capace cioè di porre al centro della riflessione l'importanza che ormai lo sport riveste nella vita quotidiana di ogni individuo, soprattutto oggi che, come scrive lo studioso De Knop, si assiste ad una "sportivizzazione della società” e ad una contestuale “desportivizzazione dello sport".
Il primo appuntamento è fissato per il prossimo 30 maggio 2016, alle ore 18, presso l’Aula Magna della Scuola dello Sport del Coni a Roma.
Si tratta di un talk show condotto dal giornalista Francesco Giorgino ed al quale interverranno dirigenti sportivi e federali, atleti di ieri e di oggi, appassionati di sport, uomini di cultura, ecc.
Si produrrà, almeno questo è il mio intendimento, un racconto delle esperienze di ognuno, ma soprattutto si metteranno a confronto interpretazioni del ruolo dello sport nella società postmoderna.
Quello di Roma è il primo di una serie di focus tematici che, in altre sedi e con altri ospiti, costituiranno l’occasione per affrontare anche le dinamiche relazionali “sport-management” e “sport-formazione”.
"Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo che accada". Questo in sostanza sosteneva Gandhi, producendo un approccio esistenziale che, rispetto alla grande e stimolante sfida dell’innovazione, guida quotidianamente la mia persona: nella vita, nel lavoro e nello sport.
Grazie per l’attenzione che riserverà a questa mia idea.