Soffi di libertà, cinque racconti da non perdere
SOFFI DI LIBERTA': è appena uscito l'ultimo libro edito da Equitare (15.00 euro). Una raccolta di racconti che rappresentano altrettante fasi della relazione tra il cavallo e noi – l'incontro, l'amicizia, la cooperazione, la cura e la separazione – indagandone con delicatezza emozioni e sentimenti, gesti e aspettative.
Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto ad associazioni che si occupano del recupero e dell’affidamento dei cavalli dimessi dalle attività sportive. A questo fine le autrici – Patrizia Carrano, Maria Lucia Galli, Dacia Maraini, Paola Mastrocola, Sandra Petrignani, l'illustratrice – la pittrice Eugenia Mola di Larissé – e Margherita d'Amico per la prefazione hanno concesso gratuitamente le loro opere. I proventi della prima edizione andranno a favore di Relived Horses Onlus, associazione senza scopo di lucro che si occupa del recupero e del ricollocamento dei cavalli da corsa a fine carriera.
Ma veniamo al libro. Un ragazzo e un puledro, il loro primo incontro all’alba della civiltà: da quel momento nasce una relazione istintiva e la promessa di un’alleanza “fino a che il sole nascerà e morirà all’orizzonte”.
Una bambina che si dimentica le distanza da casa perché gioca troppo da sola, si perde nella tempesta inseguendo le farfalle: un cavallo sconosciuto la trova sotto un ponte coperto e la riporta a casa. I due si danno un gioioso appuntamento sotto lo stesso ponte, per l’indomani e per continuare a esplorare il mondo.
Un’attrice ritrova nell’ambiente delle corse la “libertà randagia” che cercava nel teatro. Diventerà proprietaria di uno dei grandi campioni del trotto italiano. Accanto ai cavalli proverà le emozioni che si aspettava dal teatro e che il palcoscenico non le ha offerto.
Uno scambio di sguardi: “Posso ancora?”. Il cavallo che ha fatto sognare uomini e bambini – Orlov “il cavallo della Vidal” – trova a fine carriera una nuova vita. Grazie a “qualcosa che ci avvicina e che ci fa amici”.
E un soldato che libera il vecchio cavallo ai bordi di una strada per far ritorno da una donna, reale o immaginata. Il cavaliere se ne è andato: ma forse è l’uomo il perdente, condannato al rimorso di aver abbandonato il suo compagno.
