Scegliere il centro ippico giusto non sempre è facile
GESTIRE UN CENTRO IPPICO: ma lo possono fare tutti? Assolutamente no! Per gestire un gruppo di cavalli in un maneggio, qualunque essa sia la disciplina, bisogna essere esperti del settore, conoscere il cavallo in tutte le sue forme, la sua alimentazione, le sue necessità fisiologiche, le note caratteriali oltre al tipo di disciplina che svolge.
A tal proposito, mi viene in mente che la maggior parte dei maneggi non possiedono dei paddock dove far sostare i cavalli, i quali hanno la necessità di camminare (per una questione di funzionalità gastrica e non solo) ma anche di socializzare con i propri simili e creare dei rapporti stabili oltre, per i puledri, alla strutturazione dell’imprinting.
Ci sono maneggi che hanno il paddock giornaliero che serve per far sostare il cavallo qualche ora su richiesta, diciamo che è già qualcosa ma non è sufficiente per ottenere il raggiungimento di una gestione che si avvicini alle necessità fisiologiche del cavallo. Sono pochi i centri ippici che hanno i paddock e vi fatto sostare i cavalli ogni giorno accanto ai medesimi compagni, seppur suddivisi da staccionate e fili con corrente, creando rapporti di gerarchia e fiducia, questi sono i migliori tra tutti quelli che ho indicato pocanzi.
Ciononostante, se volgiamo uno sguardo al branco ci accorgiamo che i cavalli vivono assieme in sotto branchi, perciò, il miglior paddock è un grande pascolo ove far stare i cavalli tutti in branco permettendogli di vivere tutti gli accadimenti della vita vita nel modo più naturale possibile.
Ma passiamo alla pulizia dei box: davvero tutti i maneggi puliscono la lettiera? Assolutamente no, io personalmente mi sono trovata in una scuderia che non usa la lettiera, per terra ha la gomma e per far assorbire i liquami sparge una spolverata di polvere di segatura raccolta da scarti di lavorazione del legno: il risultato è stato disastroso!
Infezione allergica alle vie respiratorie con formazione di parecchio catarro e tosse fortissima, poiché tale segatura, altamente polverosa, non solo viene respirata, ma si deposita all’interno dei beverini e viene ingerita dai cavalli! Altri centri mettono pochissima segatura che si sporca moltissimo soprattutto quando i cavalli non vanno fuori in paddock, il problema è che non viene pulita se non il giorno seguente! Poi c’è la paglia come lettiera, è la più economica (dopo la segatura di scarto da lavorazione del legno) che spesso i cavalli mangiano ostruendosi pericolosamente.
Ma passiamo all’alimentazione, qui c’è da piangere. Molti centri, come quello dove sono stata io con la segatura polverosa, risparmiano sul fieno, nonostante vengano puntualmente pagati il primo del mese, ciò in quanto, pur essendo un’associazione dilettantistica non a scopo di lucro, cercano di reperire quanto denaro più possibile per metterselo in tasca e per mantenere i propri cavalli personali.
La mia personale esperienza è stata disastrosa nella scuderia di cui parlo perché ai miei cavalli non veniva somministrato il fieno a sufficienza o, in ogni caso, veniva dato loro il fieno di ultimo taglio carico di lignina (praticamente legno) che i cavalli non mangiano. In sintesi, tutto il legno rimasto sul terreno in paddock restava li, veniva radunato per far credere che fosse fieno e non ne veniva aggiunto altro, con la conseguenza che i cavalli mangiavano circa 4/5 chili di fieno solo la sera in box: CI CREDO CHE SONO DIVENTATI PELLE ED OSSA!
Il risultato è stato ulcere e gastriti su cui si sono aggiunte infezioni alle vie aeree - secondarie a quelle causate dalla segatura di origine allergica - ma è chiaro, se il cavallo sta male con ulcere e gastriti si abbassano le difese immunitarie e arrivano le infezioni. In questa scuderia sono stata costretta ad acquistare sia il mangime che il fieno per conto mio pagandoli personalmente, nonostante corrispondessi la pensione ogni primo del mese! Sono stata aggredita e minacciata dalla proprietaria della struttura sono scappata via al quarto mese per paura che potesse capitare qualcosa di ancora più grave ai miei cavalli.
Purtroppo chi ha i soldi pensa di saper gestire un maneggio, mentre chi non ha la possibilità potrebbe farlo serenamente, garantendo ai cavalli una vita serena e sana. Oggi i miei cavalli stanno meglio, il maschio soprattutto, mentre la femmina è in cura drastica ho dovuto farle antibiotico e cortisone per via delle infezioni e una cura specifica per la gastrite, lei non si è ancora ripresa ma io non mollo!
Ho voluto raccontare brevemente la mia storia per mettere in guardia tutti coloro che hanno le mie stesse difficoltà in modo che non si fidino delle belle parole raccontate da gente di bell’aspetto. I cavalli non sono dei giocattoli ed hanno delle necessità di vita ben definite perciò, se non siete esperti uomini e donne di cavalli, non mettete su maneggi!