Prix Le Marois. Frankie Dettori sfiora l'exploit
Il Prix Jacques Le Marois a Deauville ha confermato di essere la vera e propria kermesse europea riservata ai migliori miler appartenenti a tutte le generazioni. Un miglio splendido ed assai equilibrato come nelle previsioni della vigilia, la cui miscela di pregevole raffinatura, ha consegnato agli appassionati del turf mondiale una corsa degna del proprio blasone. Più emozionante delle Queen Anne Stakes, strutturalmente di miglior qualità rispetto alle Sussex, il Marois 2013 poneva molti quesiti.
La migliore risposta è arrivata da Moonlight Cloud, che dopo il successo ottenuto a Longchamp nel La Porte Maillot e nel De Gheest a Deauville, ha sfatato definitivamente il tabù del miglio, vincendo con il brivido finale il tradizionale appuntamento sulla costa Mesa. Sì, con il brivido perché alla resa dei conti il finale snocciolato dalla fantastica chiusa del sorprendente Olympic Glory, che Richard Hannon non a caso aveva preferito a Toronado, con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto consegnare al proprietario Joaan Al Tani e all’italiano Frankie Dettori, finalmente di nuovo al top con la formazione del Qatar Racing, una vittoria che sarebbe stata del tutto meritata.
Moonlight Cloud, sia ben chiaro non ha rubato nulla, anzi, la femmina da Invincible Spirit si è costruita una gara maiuscola partendo dalla seconda linea, oberata da un fastidioso numero undici di partenza, ma che grazie alla gestione ineccepibile del solito Thierry Jarnet, ha sopperito a tale deficit vincendo di misura dopo scatto devastante ai 200 finali, condito da un relax conclusivo fin troppo zelante, che soltanto per questione di centimetri non costava il successo alla meravigliosa portacolori di George Strawbridge.
Olympic Glory ha perso probabilmente l’attimo fuggente, quando Dettori ha presentato il castrone di Richard Hannon alle spalle di Dawn Approach ed Elusive Kate, sperando nell’apertura di un varco che non si è mai materializzato, costretto a quel punto ad emergere in campo esterno.
Ancora ottima la perfomance del tre anni francese appartenente alla famiglia Wertheimer e Frere, Intello. Il vincitore del Jockey Club (il derby francese) e del Messidor, ha confermato la sua grande duttilità, agendo a fari spenti in una ottima fascia di copertura, allungando sullo steccato ed occupando un validissimo terzo compenso.
Declaration Of War non ha trovato da correre quando le circostanze lo avrebbero reso necessario, forse lo steccato basso di partenza si è rivelato decisivo sul miglior esito per l’allievo di Aidan O’Brien, quindi l’atteso Dawn Approach, apparso stanco e poco prolifico quando i giochi hanno incominciato a prendere una piega ben più seria.