Perché non riscoprire l'antica Via Clodia?
MA COS'E' L'ANTICA VIA CLODIA? E' un’antica strada Romana del III secolo a.C., anzi la più antica dopo l’Appia, costruita utilizzando le vie etrusche preesistenti. Da Roma si dirigeva verso nord.
Perché nasce questa proposta? Semplicemente perché la settimana scorsa ho ripetuto a cavallo quel percorso che ho cominciato a conoscere ed amare da almeno 40 anni (sic!). Quello stesso percorso che ho avuto la fortuna-piacere di ripetere a cavallo almeno ogni anno, insieme a tanti amici. Non lo facevo almeno da 5 anni: decisamente troppo! E’ ancora tanto bella questa Via Clodia che mi sono detto: voglio ancora riavere quella grande sensazione che ho sempre provato nel farla vedere ad altri cavalieri! Questo è il vero perché della mia proposta.
Quale è il programma del viaggio? Cosa vedremo facendo o rifacendo l’Antica Via Clodia?
Partiremo da Bracciano, via del Pianello 1, Località Pisciarelli, da casa mia insomma, che è quasi sopra la Clodia. Si possono parcheggiare i van e naturalmente i cavalli. Per chi volesse arrivare qualche giorno prima del 12 Giugno o partire qualche giorno dopo il 14, si può trovare una sistemazione compreso un vicino b&b. Il primo giorno attraversiamo Oriolo, la sua Mola sul Mignone e, con sentieri sicuramente etruschi entriamo in uno dei territori “ideali” per il T.E. Saliamo a Monte Casella tra mandrie brade di cavalli e di maremmane, scendiamo per finire, sino a Civitella Cesi, un paese -naturalmente su fondazioni etrusche- arroccato su un cocuzzolo di tufo e ci alloggieremo tutti al Centro Antiquitates dove Angelo Bartoli ha sviluppato il suo originale, quanto interessante, centro di archeologia sperimentale.
Il giorno 13, quasi appena partiti e dopo il guado del Vesca, ci troviamo al centro di uno dei più famosi centri archeologici:: quello di San Giovenale, rarissimo esempio esistente di villaggio etrusco, che fu portato alla luce dal re Gustavo di Svezia tra gli anni’60-’70. Proprio adiacente si estende la monumentale area sepolcrale etrusca che tanti tesori ha conservato intatti per millenni. Una strada antichissima ci accompagna sino a Blera dove riprendiamo la Clodia ed attraversiamo il ponte del Diavolo anch’esso uno dei rarissimi esempi di ponti etruschi ancora percorribili. L’antica Clodia scavata nel tufo ci porta all’altare sacrificale ed a “Grotta Porcina” la dove tombe di eccezionali dimensioni ci permettono di entrare comodamente a cavallo per ammirare da vicinissimo i loro soffitti scolpiti, che ripetono i motivi di quelli delle case etrusche costruiti con travi di legno……. Siamo quasi in Località Cinelli dove poi lasciamo i cavalli e ci alloggiamo poco lontano, in Località Mazzocchio, nell’agriturismo Villa Ione.
Il giorno 14, dopo un breve percorso, entriamo nella “Valle di Norchia”, uno dei più suggestivi e grandiosi siti archeologici d’Italia che soltanto pochi visitatori possono dire di aver vissuto ed ammirato. Le alte, verticali pareti di pietra che delimitano la valle dove scorre il fiume Biedano sono occupate dai fregi monumentali delle tombe etrusche a parete. La cima di un isolotto al centro del fiume era l’area del villaggio etrusco, area che si vede occupata anche dalle rovine di un castello medioevale. Non si fa quasi a tempo ad assorbire questo paesaggio che, lasciato il fondo valle, più in alto ci si trova nella grandissima