On.Russo sull'ippica: Urgente la Grande Riforma
ACCOMPAGNATO dall’amico onorevole Remigio Ceroni, mi sono recato prima in Parlamento e poi al Ministero dell’Agricoltura per cercare di parlare di ippica con chi deve risolvere i gravi problemi del settore. Gentilissimo, il presidente della Commissione Agricoltura On. Paolo Russo che ha risposto a tutte le domande, anche alle più insidiose:
D - L’ippica sta vivendo un momento difficile,il segretario generale se ne è andato e ha lasciato una situazione ingovernabile,che cosa bisogna fare adesso per salvare l’ippica?”
R - ”Intanto bisogna trovare tutte le strade per consentire alle 50 mila famiglie, che vivono nell'ambito di questa straordinaria opportunità sportiva e d’impresa di essere tranquille, rendendo più appetibile la scommessa ma soprattutto trovando la forza di fare una grande riforma, con corse che vanno regolate, ma rese attraenti e trasformate in eventi ben pubblicizzati e divulgabili dai mass media. Bisogna avere il coraggio di fare questa grande riforma, che ha funzionato in altri Paesi europei. Siamo veramente al punto più basso mai toccato infatti negli ultimi 15 anni,è diminuito pesantemente il numero degli appassionati e degli scommettitori e quindi urge in tempi strettissimi una grande riforma.”
D - Uno dei primi problemi da risolvere è il fatto che molte famiglie non hanno ricevuto i soldi dei premi a traguardo che l’Unire aveva già versato ad alcuni ippodromi. E’ un problema enorme che crea numerose proteste, ma che non ha mai suscitato la reazione dell’Unire, la quale non ha mai preso una posizione pubblica sull’argomento.”
R - “Ci sono delle responsabilità non solo contabili ma anche penali che devono essere individuate e perseguite, accanto a questo dobbiamo aprire una trattativa immediata che consenta di evitare al danno la beffa. Già i premi sono stati significativamente ridotti, già il numero di corse è stato alleggerito, non si può più consentire che questo peso cada sulle spalle ormai non più larghe del mondo dell’ippica, quel mondo straordinario che è fatto di competenze, di storia, di passione e soprattutto di amore per questo splendido animale.
D - Un altro problema gravissimo è quello dei ritardi ormai insopportabili nei pagamenti alle società di corse da parte dell’Unire
R - "Si è ormai inceppato il meccanismo, questo accade quando una criticità ulteriore si aggiunge alla condizione di base di grande difficoltà. Le corse non creano più appeal, il gioco diminuisce e l’ente non è in grado di fare fronte ai suoi impegni. Una volta gli ippodromi erano gremiti, le corse erano un evento. Ora gli ippodromi sono vuoti, bisogna ricreare la vecchia passione con una coraggiosa e straordinaria riforma”
D - Lei è fiducioso nonostante tutto quello che accade?”
R - ”Assolutamente sì, tre anni or sono una crisi analoga sembrava una crisi di risorse, investimmo più o meno 500 milioni di euro, ma non ci sono stati grandi risultati, da questo abbiamo capito che non era una crisi di risorse ma strutturale. Oggi abbiamo le condizioni per intervenire sul piano strutturale, quindi una riforma che detti le nuove regole di questo sport. Le attività produttive devono misurare la loro efficienza sull’utile d’impresa."
Al ministero dell’agricoltura il Ministro Francesco Saverio Romano mi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ho già dato disposizioni al dirigente di convocare il tavolo tecnico consultivo per affrontare tutte le questioni, perche credo che questo sia un settore del quale il ministero debba occuparsi con tempestività. 50 mila addetti, tanti proprietari,tanta gente che si diverte attraverso lo spettacolo del mondo dei cavalli, un settore interessante che sta soffrendo per il calo di scommesse. Va sostenuto e aiutato, dobbiamo trovare non solo le forme organizzative ma anche le risorse necessarie per poterlo rilanciare. Spero in un mese di poter gia fare qualcosa per l’ippica. ”