Martedì ad Agnano la rivincita tra Autre Etape e Man in Promise
NAPOLI. Il galoppo d'inverno ad Agnano regala motivi d'interesse con una buona continuità. E' il caso anche del convegno di martedì che in locandina mette la rivincita o re-match, come si dice oggi, tra due dei migliori milers dello stivale, Autre Etape e Man in Promise.
L'irlandese allenato da Riccardo Cangiano e il valoroso baio sellato da Manuel Di Dio lo scorso 7 gennaio hanno inscenato uno spettacolare duello, con Autre Etape leader poi rilevato dallo stesso Man in Promise all'alba della piegata finale.
I due rivali si sono sfidati in retta d'arrivo ribattendo colpo su colpo, ad un allungo di Man In Promise lungo lo steccato rispondeva Autre Etape, sollecitato dal suo jockey, il bravo Alessio Satta.
Lo scatto conclusivo dell'irlandese sellato da Riccardo Cangiano ha avuto la meglio sull'alfiere romano. Sul palo tra i due c'era soltanto mezza lunghezza, dunque la partita è aperta, perché martedì si scende di nuovo sul tappeto verde di Agnano e con la stessa situazione ponderale, Autre Etape 61 chili, Man In Promise 59.
Saranno di nuovo della sfida i piazzati di quel confronto, Frozen Juke, cavallo dalla carriera importante, terzo nella corsa del 7 gennaio e Great Max, quarto e affacciatosi con bella puntata ai piedi della salitina, senza però avvicinarsi alla testa nel finale. Occhio comunque a Great Max perché quella 'presentazione' faceva intendere che manca poco, quasi ci siamo. Performance promettente, da bella idea di quota.
E' chiaro che il contesto è quanto mai qualitativo visto che Autre Etape è un vincitore sulla pista del Premio Unire, una corsa elitaria, trascorsi da gruppo 3 poi da listed oggi soltanto super handicap e che il suo rivale Man In Promise si è ritagliato un ruolo da collezionista eccelso di handicap principali. E Frozen Juke, terzo all'ultimo turno, è il cavallo che fa linea, da sempre il suo standard. Se davanti sbagliano qualche frazione è in grado di giocarsi la sua brava chance.
Tra le seconde linee del campo gara alcuni soggetti da non trascurare come il portacolori greco Brooklyn Guy che in pista dritta a Roma è finito non lontano da Chiaroscuro, un signor velocista. Qui si allunga ma la curva addolcisce il metraggio perché in piegata, rispetto alla pista dritta, i cavalli fanno uno sforzo minore. Black Ladder è un allievo di Pierdomenico, uno che non si muove mai a caso, che preferisce l'all weather e qui si reinventa sul turf. Black Laser è la pedina due di Riccardo Cangiano, sulla carta può inserirsi per un piazzamento marginale, ma la prenotazione di Dario Di Tocco è dato mai banale. Dunque, un martedì tutto da gustare con il galoppo partenopeo, Autre Etape mette in palio il suo titolo di reuccio della salitina.