Marco Botti trionfa nel St. Leger americano
Marco Botti ha ottenuto per il secondo anno consecutivo l’American St Leger ad Arlington Park. Dopo la vittoria conquistata la scorsa edizione con Jakkalberry, l’allenatore italiano con sede a Newmarket, è riuscito nell’impresa di replicare tale successo sul circuito di Chicago, grazie alla perfomance superba di Dandino e del suo interprete Ryan Moore. Il jockey di Brighton ha dato un giro fantastico al figlio di Dansili, gestendo alla perfezione le sue risorse, pronto a ribadire la propria miglior stamina in un finale assai concitato, precedendo Suntracer e Najjaar.
Con il successo acquisito ad Arlington Park, Botti ha confermato non solo la sua grande esperienza in campo internazionale, ma soprattutto la capacità di saper lavorare sfruttando a pieno, con soggetti precedentemente formati da altri allenatori.
Il caso di Dandino è alquanto esaustivo. Botti è riuscito in sole quattro gare e sei mesi di lavoro, a plasmare completamente il rappresentante dell’Australian Thoroughbred Bloodstock, ottenendo due secondi posti ed altrettanti successi, penultimo dei quali ad Ascot nelle Hardwicke Stakes di gruppo due, prima della vittoria americana, riuscendo là dove, nemmeno gli esperti James Given e James Fanshawe, erano stati capaci di fare meglio.
Admiral Kitten e Rosie Napravnik sono stati protagonisti nelle Secretariat Stakes, a tavolino invece la vittoria di Real Solution già protagonista in Italia (ancora Ryan Moore) avanti al sudafricano di Mick The Cock, The Apache, reo secondo gli steward di aver seriamente danneggiato altro concorrente nel momento topico della gara.