Ma dove stanno i salvatori dell'ippica?
Caro Direttore,
l'assemblea degli Imprenditori Ippici ha eletto i propri consiglieri e scorrendone i nomi si scopre che ben tre consiglieri sono soci di una società di corse in evidente conflitto di interessi, in quanto contemporaneamente allenatori, proprietari di cavalli e gestori di un ippodromo (Livorno).
A proposito di etica e legalità! Ma la cosa veramente divertente è l'invocazione: "no all'assistenzalismo" "sì alla libera impresa". Ma questi consiglieri sanno che cosa è la libera impresa? L'ippica può essere considerata un libero mercato? Lo sanno che i premi sono finanziati dallo Stato e non sono frutto del libero mercato? Lo sanno che un proprietario non è un imprenditore? Lo sanno che un allenatore non è' un imprenditore? Lo sanno che lo Stato sovvenziona anche gli ippodromi? E nell'ippica futura che tanto invocano, chi dovrebbe finanziare i premi? E le sovvenzioni agli ippodromi da dove andrebbero prese? E chi dovrebbe erogarle? E loro incredibilmente vorrebbero anche controllare le società di corse di cui qualcuno di loro è' socio! E chi dovrebbe gestire l'ippica del futuro? Loro, in evidente conflitto di interesse gestendo il settore e prendendo i soldi dei premi?
E poi che titoli e curricula hanno per gestire l'ippica? Li rendano pubblici, così potremo valutarli e magari votarli democraticamente. Come? Con primarie? O con sorteggi? O con banchetti negli ippodromi o nei centri di allenamento? Ma questi consiglieri sono troppo forti non hanno bisogno di essere votati... son nati grandi imprenditori ed espertissimi...
Quindi evviva...abbiamo trovato i salvatori! Meno male che i nostri parlamentari tutte queste domande se le sono poste e così accantonano tutto....ed il Governo nemmeno ci pensa a far gestire a privati l'ippica ed infatti ha preferito, dopo aver chiuso l'Unire, farla gestire dal ministero.
Perché caro direttore non fai il seguente sondaggio: chi volete al governo dell'ippica? il ministero o gli imprenditori ippici?
Grazie
ATTILIO D'ALESIO