L'ippica toscana allo Stato chiede rispetto
L'IPPODROMO VISARNO di Firenze,mercoledì 22 Maggio,è stato teatro di una civile manifestazione di cordoglio,promossa dagli ippici toscani,che hanno voluto fortemente solidarizzare con la famiglia Vezzani,gravemente ferita dalla scomparsa del loro caro Mauro,noto fornitore di paglia e foraggio di Buggiano.Nell’occasione i manifestanti hanno informato il pubblico della profonda crisi in cui versano tutte le componenti del trotto regionale e nazionale,che non vedono compensato dal Ministero delle Finanze il frutto del loro lavoro quotidiano,benché le leggi approvate lo prevedano.
L’attività ippica ha assunto un aspetto surreale,dove uomini e cavalli si muovono come se tutto fosse normale,mentre la realtà ha acquisito contenuti prettamente virtuali.Di concreto resta soltanto il prelievo che lo stato italiano effettua sulle scommesse ippiche ogni giorno, mentre chi svolge la propria attività nel circuito ippico è afflitto da 8 mesi di attesa di quanto gli spetta. Lo scrivente teme che coloro che prendono le piu’ importanti decisioni riguardo questo nostro paese possano aver colpevomente confuso lo sport ippico,le cui radici poggiano sulla produzione agricola,solidamente sostenuta da una peculiare tradizione di valori storici ed agonistici,con quei pericolosi giochi d’azzardo che sono indubbiamente serviti a far cassa con poca spesa,sconvolgendo però la mente dei deboli,rendendoli facile preda della ludomania ossessiva.
Qualcuno in questo Paese merita comunque maggior rispetto.