La Sardegna alla conquista del Pentathlon Moderno
UNA VETRINA di lusso per il cavallo sardo. Dal 7 al 13 maggio, a Roma, si terranno i Campionati Mondiali di Pentathlon Moderno. A distanza di trent’anni questo importante appuntamento torna in Italia, ancora nella capitale, e se nel 1982 la Sardegna era stata ottimamente rappresentata dal vincitore della medaglia d’oro, l’atleta di origini sarde Daniele Masala, quest’anno saranno i cavalli sardi a rendere l’isola protagonista. E sì, perché in uno sport come il pentathlon, dove tra le cinque discipline il salto ostacoli è forse la più spettacolare, i cavalli coprono un ruolo fondamentale ed essendo il salto lo sport che sta nel centro (preceduto dalla scherma e dal nuoto e seguito dal tiro e dalla corsa) può essere considerato come l’ago della bilancia per scalare la classifica o per retrocedere definitivamente.
Da qui si evince l’importanza che rappresentano i cavalli che vengono affidati ai partecipanti, i quali solamente venti minuti prima del via, a seguito di estrazione, possono conoscere il cavallo che monteranno nel percorso. Cavalli sardi, dunque, anglo arabi e sella italiani nati, allevati e preparati in Sardegna dai migliori specialisti del salto ostacoli. Un’ottima occasione per l’allevamento sardo che, in un momento di crisi come quello attuale, vede proprio nel Pentathlon un probabile sbocco di mercato, visto che per morfologia e per attitudine i cavalli isolani racchiudono proprio lo standard cercato per questo sport.
I primi contatti tra la FIPM (Federazione italiana pentathlon moderno) e la Sardegna si sono avviati esattamente un anno fa: in vista della tappa di Coppa del Mondo che si è svolta a Sassari i tecnici della Federazione hanno contattato il cavaliere sardo Enrico Carcangiu per procurare i cavalli che sarebbero stati montati dagli iscritti alla gara. Dal contatto iniziale si è andato oltre sino alla partecipazione dei cavalli e alla piena soddisfazione degli organizzatori e della Federazione che, infatti, in occasione di questi Mondiali romani, non ha avuto dubbi su quali cavalli cercare ed a chi dare il compito di fornirli.
Così l’oristanese Carcangiu si è fatto trovare pronto diventando il referente del Presidente del comitato organizzatore, Camillo Franchi Scarselli, e mettendosi subito all’opera per selezionare i migliori soggetti da portare a Roma. Soggetti che arrivano da diversi allevamenti e scuderie sarde e che posseggono le caratteristiche che il cavallo da Pentathlon richiede. Una fattiva collaborazione, quindi, tra la Sardegna e il Pentathlon Moderno che si rafforza sempre più e che, incrociando le dita, potrà portare a sviluppi molto interessanti, soprattutto considerando che questi campionati di Roma (all’ippodromo Tor di Quinto) sono le ultime selezioni per le Olimpiadi di Londra.