Galoppo in Turchia. Dominio inglese nel Topkapi Trophy
La crescita del turf turco è in totale espansione, lo dicono i numeri, le scommesse e gli investimenti che i grandi team mondiali, stanno riponendo sull’ippodromo di Istanbul, che quest’anno festeggia i suoi 100 anni di attività. La presenza continua di formazioni internazionali come Godolphin, Mick de Cock, Richard Hannon e Peter Schiergen, dimostra come gli addetti ai lavori osservino con grande interesse le maggiori manifestazioni turche.
Ciò che sta accadendo sulle rive del Bosforo, è un risultato fino a qualche tempo fa impensabile, se paragoniamo la storia e la cultura del nostro paese in questo settore, che al contrario dei turchi ha effettuato un vero e proprio cambio di tendenza, vittima di una politica che ostenta la propria erudizione, assoggettata ad uno schema che scientemente ha portato a questo livello. In Italia non pagano, dichiarano all’estero, e allora si va a correre in tutto il mondo fuorché lì. Risultato un embargo in entrata di tristi proporzioni, che lascia poche speranze per il futuro, nonostante i grandi sforzi di tutte le associazioni di settore.
Velefendi come detto festeggia quest’anno un secolo di storia e nella domenica appena trascorsa il racetrack turco ha proposto due delle gare più importanti del suo palinsesto. Nel ricco International Topkapi Trophy, gruppo due sul miglio in erba riservato ai tre anni ed oltre, arrivo emozionante e successo tutto inglese con l’affermazione di Producer (9/10) e Richard Hughes (Richard Hannon) avanti a Chill The Kite (George Baker e trainer Hughie Morrison), terzo l’ottimo rappresentante turco White Ram, per l’allenatore locale Hakan El ed il jockey Halis Karatas.
Nella Bosphorus Cup, Mickael Barzalona, per Sheik Mohammed e Saeed Bin Suroor, protagonista in sella allo stayer Lost In The Moment, avanti ad Ambivalent (Atzeni e Roger Varian) e il tedesco di Schiergen Nymphea (Andreas Starke).