Francesco Rizzi: passione per i cavalli e allevamento del Sella Italiano
Nel cuore della Romagna, terra tradizionalmente vocata all’ allevamento di cavalli da trotto, Francesco Rizzi porta avanti con determinazione e passione un piccolo ma prestigioso allevamento di cavalli Sella Italiano. Classe 1980, Francesco eredita l’amore per i cavalli dal padre Raffaele, una passione che affonda le radici nell’infanzia.
A testimonianza di questo, emblematico l’episodio della sua Cresima: mentre altri ragazzi avrebbero speso i soldi ricevuti per regalo in modo diverso, Francesco investe quei soldi nella sua prima fattrice, una cavalla proveniente dall’Est Europa, un esemplare molto bello di nome “Bucarest”. Un acquisto che segna l’inizio di un percorso importante.
Nel 2006, forte dell’ eredità paterna e di un’esperienza maturata nel tempo, decide di avviare ufficialmente un allevamento. Nonostante una formazione universitaria in Scienze della Comunicazione e un’attività imprenditoriale nel settore dei trasporti, la sua vera dedizione resta quella per i cavalli. Oggi, insieme al padre, gestisce sette fattrici, che nel 2025 verranno nuovamente coperte, dando vita ogni anno a una media di cinque o sei puledri.
L’importanza della selezione e del benessere animale
Secondo Francesco, la chiave per portare avanti un buon allevamento di cavalli Sella Italiano, è frutto di esperienza e passione: La selezione della fattrice, spiega, è fondamentale, soprattutto a livello caratteriale. La sua esperienza si è costruita anche grazie ai suoi viaggi in Germania e Francia, dove ha potuto osservare e imparare dai migliori allevatori europei.
Un altro aspetto cruciale per la qualità dei cavalli di questo allevamento è l’alimentazione, un tema che sta particolarmente a cuore alla famiglia Rizzi. “Mio padre mi ha trasmesso – dice – molte conoscenze, tra le quali l’alimentazione corretta e bilanciata per i cavalli, e proprio per questo abbiamo deciso di organizzare un incontro il prossimo 18 febbraio con gli allevatori di Romagna qui nel nostro allevamento, non solo per approfondire questo argomento ma anche per unire alla formazione la convivialità tipica degli persone che amano i cavalli, sarà anche un occasione per rafforzare il legame tra gli allevatori del territorio. Una serata dedicata alla gestione nutrizionale della fattrice e del puledro che si svolgerà martedì 18 febbraio, alle ore 19 con un incontro informativo sulla gestione nutrizionale della fattrice e del puledro nelle diverse fasi.
L’evento, organizzato da Equiplanet e l’allevamento San Tomaso con il Consorzio Agrario di Ravenna, vedrà la partecipazione di esperti del settore.
Relatori della serata saranno: Monica Carraro – Equiplanet, e Gianni Giugni - Consorzio Agrario Ravenna
L’incontro si svolgerà presso l’Allevamento San Tomaso, di RFrancesco e Raffaele Rizzi, a Cesena. Per informazioni e conferme contattare il numero 3200430137.
Si tratta di una opportunità per approfondire le migliori strategie nutrizionali per garantire il benessere e la crescita ottimale di fattrici e puledri.
Tornando all’allevamento Santomaso è una piccola chicca, infatti nonostante la Romagna sia terra storicamente legata ai trottatori, non mancano importanti poli dedicati ai cavalli da sella, come il Riviera Horse Resort a Cattolica, le Siepi di Cervia e il Cesena Horse Center.
Francesco e suo padre guardano con occhio attento al benessere animale, e, alimentazione a parte, riescono a garatire buoni paddock per i loro cavalli, cosa non scontata in Romagna, specialmente nei periodi di pioggia intensa, che negli ultimi anni si sono fatte sempre più frequenti: “ Ma il benessere animale – dice concludendo Francesco – per noi è una priorità e facciamo di tutto per garantire ai cavalli un ambiente sano e adatto alle loro esigenze”.
Nonostante le dimensioni contenute dell’allevamento, i cavalli cresciuti dai Rizzi hanno trovato spazio anche oltre i confini italiani, con esemplari venduti non solo in Italia, ma anche in Francia, Germania e persino in Kuwait.
Il futuro? Francesco continua a investire nella qualità , più che nella quantità, puntando su una selezione rigorosa e su un approccio che mette sempre al primo posto il cavallo. E chissà, magari l’incontro del 18 febbraio sarà un ulteriore passo per far crescere la cultura dell’allevamento di cavalli da sella in un territorio che, seppur di tradizione diversa, può offrire grandi opportunità.