FISE, un altro siluro contro la presidenza
GIANNI BONOMELLI, ex membro del Consiglio Federale della Federazione Italiana Sport Equestri, in data 30 marzo 2010 ha inviato la seguente lettera al Sottosegretario Rocco Crimi, al sen. Antonio Tomassini, al presidente del CONI Giovanni Petrucci e per conoscenza al sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri:
”Onorevole Sottosegretario Crimi
come ho avuto modo di rappresentarle, mi sono a suo tempo candidato come Consigliere della FISE per mettermi al servizio della Federazione degli sport equestri sulla base di un programma di riforme e di rinnovamento condiviso con Paulgross, attuale presidente, e con gli altri consiglieri.
“Purtroppo, sin dall’inizio del suo mandato Paulgross ha disatteso il programma elettorale – peraltro ampiamente diffuso e pubblicato – sino al punto che nell’interesse, a mio avviso, della Federazione non ho più potuto fornire sostegno al presidente in tutto quello che fosse difforme da tale programma.
“Paulgross ha rilasciato dichiarazioni a mio avviso non veritiere apparse sulla Gazzetta dello Sport in data 30 marzo us relativamente allo stipendio e/o indennità che percepisce:
- è falso che l’indennità percepita da Paulgross “non copre neanche i rimborsi spese” come da lui dichiarato perché Paulgross ha chiesto euro 100.000 per l’anno 2009, oltre ai rimborsi delle spese di rappresentanza (viaggi, alberghi, cene ecc) e alle spese telefoniche
- è falso che quanto Paulgross percepisce sia stato votato dall’assemblea perché l’assemblea ha accordato – nel 2004 – la possibilità di “eventuali indennità” per le cariche elettive intese come “gettoni di presenza” (peraltro mai percepite dal precedente presidente) e non certo il suddetto importo.
- concordo infine con il vicepresidente della Fise in carica fino al 27 febbraio us – Vittorio Garrone vicepresidente della ERG – e in qualità di tesserato FISE, di proprietario e allevatore rappresento al CONI e ai competenti organi di Governo la necessità di una verifica degli atti amministrativi della FISE e in particolare delle delibere di spesa assunte senza apparenti motivi di urgenza dal presidente nonché di una verifica del bilancio della FISE e della FISE-Equestrian Service (società della FISE con enormi costi di gestione che gravano sui tesserati e che oggi non ha più ragione di esistere).
Distinti saluti
Gianni Bonomelli”