Fieracavalli, le reazioni al discorso di Galan
IL COORDINAMENTO IPPODROMI comunica: Il futuro dell´ippica parte da Verona. Il convegno organizzato dal Coordinamento ippodromi: "Il futuro dell'Ippica Italiana: storia, valori, economia" rappresenta la seconda tappa, dopo il convegno romano organizzato da Federippodromi, per il confronto e la discussione sulle tematiche fondamentali che toccano l´ippica italiana. L´intervento del ministro Giancarlo Galan, durante l´inaugurazione dell´edizione 2010 di9 Fieracavalli, è stato il punto di partenza per il convegno organizzato dal Coordinamento Ippodromi e condotto da Sara Michelucci, giornalista delle rivista Gioco News e Antonio Terraneo, giornalista del quotidiano Libero. "C´è la volontà di uscire da un momento di crisi in cui da troppi anni versa l´ippica italiana - ha sottolineato Attilio D´Alesio, presidente del Coordinamento Ippodromi - e per questo motivo le associazioni degli ippodromi si sono trovate assieme a discutere allo stesso tavolo, dando vita a due convegni (la prima tappa a Roma e la seconda oggi a Verona), dei temi fondamentali del settore, ma anche delle novità che lo investiranno: il modello Coni, oggi richiamato dal ministro Galan, ovvero il fatto che anche l´ippica, come lo sport è meritevole di tutela pubblica. L´Unire, allora, deve dimostrare che il settore sia all´altezza di tale tutela".
Al tavolo dei relatori anche il Sottosegretario Francesca Martini che ha sottolineato: "La crisi del settore è legata ai numeri, al fatto che manca negli ippodromi il grande pubblico e quindi occorre richiamare anche la responsabilità del mondo dell´ippica, ricostruendo un assetto diverso. Cosa che peraltro abbiamo iniziato a fare con Zaia e con gli stati generali dell´ippica e ora bisogna riprendere in mano tale strategia. Inoltre bisogna che gli ippodromi si riempiano di iniziative, coinvolgendo i giovani e rilanciando le corse, Mi auguro che a breve si deciderà cosa debba essere l´Unire. Non è tempo di gestire in maniera inadeguata le risorse. La conferma che anche per il 2011 al settore arriveranno 150 milioni di euro è un fatto importante e rappresenta una conferma".
Il segretario generale dell´Unire, Riccardo Acciai, presente anch´egli tra i relatori, ha sottolineato: "Finalmente con questi incontri si comincia a discutere e a dibattere di questioni fondamentali per il settore. Non sta a me decidere se sia più giusto un ente pubblico o uno privato a governare l´ippica. Quello di cui sono convinto, però, è che sono le persone a fare la differenza. Quindi anche un ente pubblico, se fatto da persone giuste, può realizzare cose importanti. E´ vero anche che un ente pubblico, per andare bene, deve avere un minimo di stabilità finanziaria e di direttive chiare da parte della politica. Se queste cose mancano diventa davvero difficile. Abbiamo cambiato in questi anni 13-14 commissari e la cosa aggrava la nostra condizione. Abbiamo comunque l´obbligo di andare avanti al meglio, per questo non reputo il contributo statale come assistenzialismo, bensì come un investimento, dato che abbiamo salvaguardato il capitale sociale, mandando avanti lo spettacolo ippico, dando continuità al settore.
Non poteva mancare il presidente Stefano Meli, dell´altra grande associazione degli ippodromi, Federippodromi, il quale ha ribadito il fatto che l´ippica abbia bisogno di governance e di risorse. "Se l´Unire c´è, deve anche poter lavorare con una guida stabile. Le carenze che ci sono oggi non sono solo tecniche, ma anche strategiche. Per quanto riguarda il problema delle risorse penso che dove va bene l´ippica, allora vanno bene le risorse e non il contrario. Dobbiamo riprendere in mano il settore, per sperare che anche le scommesse ripartano. Le scommesse sono il metro che valuta il nostro settore e quindi il metro `misto´ adottato finora di Aams e Unire non funziona più, o all´uno o all´altro la gestione del gioco totale".
Dopo questi due step, a Roma e Verona, ora ce n´è in cantiere un terzo, come sottolinea a conclusione del convegno D´Alesio: "Dobbiamo ora darci un nuovo appuntamento all´Unire per dare vita ad una consulta fatta sulla base delle competenze. Questo sarà il terzo tempo dell´ippica".