Fieracavalli anche in Marocco: 250.000 visitatori!
POSTO sotto l’alto patronato di S.M. il Re Mohammed VI, la terza edizione del Salone del Cavallo di EL Jadida si è tenuto alla fine di ottobre presso l’ippodromo intitolato alla principessa Lalla Malika . Situata a meno di cento chilometri a sud di Casablanca, El Jadida è un porto di pesca e una stazione balneare molto apprezzati. Situata nel cuore di una regione agricola nella quale l’allevamento del cavallo occupa un ruolo preponderante, la città ospita una delle mostre di maggior successo del paese che riunisce ogni anno più di mille cavalieri venuti da tutte le regioni del regno. Il Salone del Cavallo di El Jadida è organizzato dall’associazione presieduta da SA il principe Moulay Abdallah Alaoui ed ha come sponsor principale la Società Reale d’Encouragement del cavallo che gestisce le corse e il P.M.U.
I differenti spazi espositivi e stand del salone si sviluppano su una superficie di nove ettari dei quali 20.000 metri quadri coperti.
Lo spazio espositivo è suddiviso in sette aree espositive dedicate alla parte istituzionale, agli sponsor, agli artigiani, alle arti e alla cultura, agli allevatori, al commerciale e al settore internazionale.
Il salone ha conseguito un grande successo registrando la presenza di 80 espositori e di più di 700 cavalli. Il pubblico è stato di 250.000 visitatori, tra i quali numerosi bambini che hanno approfittato delle diverse animazioni loro proposte,e degli spazi ricreativi. Durante sei giorni tutte le attività legate al cavallo in tutto il suo splendore, che sia arabo, berbero, anglo-arabo sono state approfondite attraverso esposizioni, conferenze e concorsi. I mestieri tradizionali, legati all’equitazione (sellai, tessitori, calzolai, maniscalchi) sono stati largamente rappresentati. Il salone ha come scopo di salvaguardare e promuovere questi artigiani testimoni di un sapere legato al mondo del cavallo. Tutta questa economia secondaria sta infatti emergendo con la creazione di numerose occupazioni dirette e indirette.
Il tema “ Il cavallo berbero, in Marocco e all’estero” è stato scelto quest’anno come segno distintivo dell’avvenimento, in omaggio a questa nobile creatura originaria del Nord Africa conosciuta per la sua rusticità, sobrietà, docilità, agilità e resistenza. In effetti da sempre il cavallo berbero ha fatto parte della storia e della cultura del Marocco. I cavalieri emeriti del Regno l’hanno sempre onorato associandolo, fino ai nostri giorni, alle loro attività sia socio-economiche che culturali soprattutto con la “Tbourida” ( fantasia araba) che continua ancora a rappresentare un momento clou nelle celebrazioni di festa e nei grandi avvenimenti.
Nell’ambito del Salone la storia, la medicina veterinaria e la gestione del cavallo, con particolare riguardo al cavallo berbero che era quest’anno al centro della manifestazione.
Dalla creazione del salone si è assistito a una grande rilancio dell’allevamento equino da parte del mondo agricolo, tanto che il prezzo di un cavallo berbero è aumentato ( secondo il Ministero dell’Agricoltura) di circa il 40%.
Presenti al salone molti Paesi arabi ed europei, compresa la Francia, ospite d’onore di questa edizione, che ha inviato un reggimento della Garde Républicaine che ha eseguito il celebre “Carrousel”.