European Pattern Committee declassate 11 corse italiane
Venerdì 8 febbraio lo European Pattern Committee (EPC) si è riunito presso gli uffici parigini di France Galop e, dopo aver esaminato i risultati delle corse Pattern e Listed disputate nel 2024 in Europa e il rating che ne è risultato per ciascuna corsa, ha proceduto ad effettuare parecchi cambiamenti relativi alle qualifiche delle corse in questione.
Sono state prese in considerazione per il 2025 411 corse di Gruppo (Pattern) e 403 Listed. Nel 2024 erano state rispettivamente 416 e 410.
Per l'Italia sono state dequalificati 11 eventi: il Gruppo 2 Gran Criterium di Milano declassato a Gruppo 3, il Gruppo 3 Premio Primi Passi di Milano declassato a Listed, mentre le Listed Seregno, Mario Incisa della Rocchetta, Nogara Memorial Mil Borromeo, Gran Premio d'Italia, Merano, Conte Felice Schleibler, Rumon Memorial Porcu, Criterium di Pisa e Piazza dei Miracoli hanno perso lo stato di Listed.
Sono state declassate anche due corse francesi, due tedesche, una irlandese e una turca.
Per il 2026 sono a rischio retrocessione 2 corse inglesi, una francese, sei tedesche, due irlandesi, una danese, una turca e nove italiane.
Sui risultati complessivi emersi nella riunione Jason Morris, Presidente di EPC, ha dichiarato: "EPC ha approvato alcuni significativi aumenti di qualifica quest'anno, con quattro nuovi Gruppi 1 che rafforzano il programma internazionale al più alto livello. E' particolarmente importante che tre di questi incrementi riguardino corse con cavalli che corrono solo in Europa e una con cavalli che corrono anche fuori dal continente. EPC ha rilevato che in precedenza gli sforzi per mantenere in Europa i migliori cavalli stanziali avevano avuto un successo limitato. Comunque il numero delle corse Pattern e Listed è passato da 852 corse nel 2022 a 814 nel 2025. Si continua a rafforzare le misure di controllo della qualità internazionale e a proteggere l'eccellenza degli eventi europei".
Non si arresta, anzi si accresce ogni anno, la dequalificazione delle corse italiane, 8 lo scorso anno e 11 quest'anno, senza nessun intervento per modificare i nodi all'origine del fenomeno. Non sono sufficienti le rassicurazioni verbali dei rappresentanti italiani presso l'EPC. Il problema è strutturale. Per avere cavalli migliori che aumentino il rating delle corse interessate non basta cambiare le proposizioni delle corse o spostare la loro collocazione nel calendario, ma serve renderle appetibili aumentando il montepremi. Sembra banale ma riemerge sempre il solito ormai vecchio e consolidato problema, che è il reperimento delle risorse.
Niente di nuovo sotto il pallido sole dell'ippica italiana.