Esplode la crisi all'ippodromo di Agnano
LA IPPODROMI AGNANO spa comunica: "La IPPODROMI AGNANO S.p.A., in merito allo stato di tensione in essere con i lavoratori dipendenti e le OO.SS., ed al comunicato e dichiarazioni del Sig. Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania, manifesta stupore e respinge in toto le gravi ed infondate affermazioni contenute nel suddetto comunicato.
"La società, a causa della grave crisi che interessa l’ippica italiana e delle mutate condizioni economiche del settore, ha intrapreso da tempo una politica di rigore ed ha elaborato un piano industriale che assicuri la continuità aziendale.
"L’ippodromo di Agnano ha subìto, negli ultimi anni ed in modo particolarmente oneroso nel corrente esercizio, una drastica contrazione dei corrispettivi ricevuti dall’UNIRE per la gestione dell’impianto ippico e si è visto quasi dimezzare l’aggio sulle scommesse erogato dall’AAMS.
"La riduzione dei ricavi ha provocato uno squilibrio economico che è aggravato dalla costante riduzione del numero delle giornate di corsa assegnate dall’UNIRE all’ippodromo. Il personale dipendente è in esubero in tutti i settori ed il relativo costo ha assunto dimensioni che mettono a rischio la continuità aziendale.%%newpage%%
"Nell’immediato non si intravedono prospettive di inversione di tendenza. L’UNIRE da mesi è priva dell’Organo Amministrativo ed il Segretario Generale assicura la continuità dell’attività ippica degli ippodromi con proroghe mensili dei contratti in essere. Per il futuro sono annunciati ulteriori tagli al capitolo di spesa destinato alla remunerazione dei servizi prestati dagli ippodromi.
"La società, per far fronte a siffatta situazione e per assicurare la continuità aziendale, ha elaborato un progetto di ristrutturazione che prevede, nell’immediato, la riorganizzazione dell’attività ippica all’interno dell’ippodromo tenendo conto delle attuali condizioni del settore con conseguente riduzione del costo del personale dipendente.
"Il progetto prevede, altresì, lo sviluppo “medio tempore” di altre attività economiche compatibili, con investimenti all’interno dell’ippodromo di Agnano, tali da consentire un costante e continuo utilizzo della struttura e precisamente:
- Attività legata alla raccolta dei giochi, anche non ippici, come previsto dall’attuale normativa.
- Attività di ristorazione e catering.
- Attività sportive legate al mondo del cavallo.
"Gli investimenti saranno realizzati insieme a “partner” specializzati in lotti funzionali. L’avvio delle fasi produttive è previsto a fine dell’esercizio 2011.
La società, per gli esercizi economici 2010/2011, anteriori al concreto avvio delle nuove attività previste nel progetto industriale, ha elaborato un progetto di gestione supportato da un adeguato piano economico-finanziario che, tenuto conto dell’effettiva attività da svolgere, fatti salvi ulteriori sviluppi negativi che interessino il settore ippico, prevede una riduzione delle unità del personale dipendente nella misura del 35%.%%newpage%%
"La società, ha voluto evitare la riduzione del personale con licenziamenti collettivi, proprio in previsione del fatto che nel corso di un biennio il personale attualmente in esubero potrebbe essere, previa adeguata formazione, nuovamente impiegato nell’ambito delle nuove attività aziendali. In questa responsabile prospettiva la Società ha proposto alla rappresentanza dei lavoratori ed alle competenti organizzazioni sindacali di concordare un progetto di riduzione delle ore di lavoro con l’utilizzo, a favore dei dipendenti, degli ammortizzatori sociali e degli altri strumenti all’uopo previsti dalla normativa vigente.
"In data 22 Settembre u.s., presso la Direzione Aziendale, c’è stato un incontro tra la società, le OO.SS. Territoriali e la RSU. Nel corso dell’incontro è stata comunicata l’intenzione della società di ricorrere alla CIG in deroga. L’incontro è terminato con la presa d’atto delle OO.SS. e della RSU con la riserva di rinviare ogni decisione in proposito, al ricevimento della comunicazione di legge.
"La lettera della società, inoltrata anticipatamente via fax in data 24 Settembre u.s., con la quale si comunicava la decisione di ricorrere alla CIG in deroga rappresentava, cosi come stabilito dall’art.5 della legge 164/75, l’inizio del percorso di confronto sindacale che avrebbe potuto o meno portare ad un accordo nei termini stabiliti dalla legge.
"I lavoratori e le OO.SS. hanno deciso di proclamare lo sciopero senza nemmeno incontrarsi per il primo esame congiunto previsto dalla normativa e senza approfondire le problematiche legate alla decisione aziendale.
"Con motivi pretestuosi le OO.SS. non si sono presentati all’incontro, da loro richiesto ed immediatamente dalla società accordato, alle ore 10,00 di oggi 29 settembre.
"L’utilizzo della CIG in deroga porta a considerare l’accordo sindacale, ancorché non obbligatorio, come un momento di assoluto rilievo della procedura sotto il profilo delle relazioni sindacali, nella consapevolezza che l’apertura di un conflitto tra le parti, in questa fase di tale gravità, sarebbe assolutamente irragionevole. La sola applicazione della CIG in deroga non risolve i problemi strutturali legati all’attuale situazione di difficoltà economico-finanziaria ma consente, nelle more dell’avvio del piano industriale, una garanzia salariale ai lavoratori, in attesa, nei prossimi mesi, degli sviluppi politici connessi alla gestione del settore ippico e del suo Ente di riferimento.
"La procedura di attivazione della CIG in deroga deve essere affrontata con razionalità e senza pregiudizi e deve rappresentare un momento di unione e non di scontro ideologico completamente fuori dalla realtà.
"L’Azienda convocherà nuovamente la RSU e le OO.SS. territoriali per discutere in merito alle problematiche poste e per illustrare il piano da adottare per fronteggiare la grave situazione attuale. Nelle more nessun atto unilaterale verrà intrapreso.
"La società in relazione alle dichiarazioni diffamatorie rese a mezzo stampa dal sig. Massimo Taglialatela si riserva di intraprendere tutte le azioni legali a tutela della propria immagine".