Derby. Scuderia Effevi e Stefano Botti come volevasi dimostrare
ROMA. Goldstream, figlio di Martino Alonso, con la casacca a scacchi giallo-blu' di Felice Villa che ne ha perfezionato la comproprietà in settimana, ha vinto la 132a edizione del Derby di galoppo all'ippodromo delle Capannelle. Montato da Cristian Demuro, al suo primo Nastro Azzurro, il purosangue sellato da Stefano Botti – quarto centro nella corsa che vale una carriera per il trainer di stanza a Cenaia -, è parso padrone della situazione già ai 400 finali quando provavano l'inseguimento allo steccato la femmina Sound Of Freedom, con il cap rosso, a centro pista General Sherman, in biancoazzurro Nuova Sbarra, e all'esterno di tutti, in giallo con stella blu', l'arrembante Time Chant. Sotto la spinta delle braccia di Cristian Demuro, nell'ultimo furlong Goldstream guadagnava ancora margine ai rivali, chiudendo con tre lunghezze di vantaggio su Sound Of Freedom, seconda nei confronti di Time Chant, quarto General Sherman, quinto Roccia d'Oro.
In questa edizione del Nastro Azzurro ha prevalso la linea del Botticelli, prova di preparazione dal quale provengono il vincitore e il terzo classificato, mentre Sound Of Freedom, seconda, rappresenta la linea del Regina Elena e General Sherman si era piazzato nel Parioli. Quinta vittoria per l'invitto figlio di Martino Alonso che ha galoppato i 2200 metri in 2.16.21 dominando questa edizione 132 del Derby, mentre non è riuscita l'impresa ad una pure ottima Sound Of Freedom. L'ultima femmina ad aver trionfato nella corsa che un cavallo può correre una sola volta nella carriera è Archidamia, edizione 1936. Sono 11 le femmine che a partire da Andreina, laureata dell'edizione inaugurale (1884), si fregiano del Nastro Azzurro e in questa galleria di grandi cavalli ci sono anche i nomi importanti di Fausta, Gianpietrina e Jacopa del Sellaio.
Nel Carlo D'Alessio, la prova di gruppo 3 sul miglio e mezzo che ricorda un proprietario storico del galoppo internazionale, successo di Dylan Mouth (Fabio Branca- Effevi-Stefano Botti), redditizie le sue ultime folate che valgono un posto nelle gabbie del prossimo Gran Premio di Milano. Tra gli sprinter del Tudini, il gruppo 3 sui 1200 metri della pista dritta che omaggia una delle famiglie storiche del galoppo italiano, presente da tre generazioni nel nostro turf, bella vittoria di Falest, che arroccato in corda ha condotto dal via, in una puntuale interpretazione di Federico Bossa. Secondo Alatan Blaze, davanti all'alleato Traditional Chic. Fuori quadro l'attesa Omaticaya.