Crisi di Agnano, la versione della Società di Corse
GAETANO PAPALIA, presidente ed amministratore delegato della Ippodromi Agnano spa ha inviato al Comune di Napoli, alle categorie del trotto e del galoppo e ai dipendenti della stessa società la seguente lettera
"La Società Ippodromi Agnano S.p.A. dopo aver dimostrato all’A.S.S.I. (Ex U.N.I.R.E.) la propria più ampia collaborazione nell’aver accettato il drastico taglio del 50% dei propri corrispettivi, con l’intesa di consentire all’Agenzia dello Stato di aver il tempo sufficiente per varare una ristrutturazione del settore già dal secondo semestre dell’anno in corso, non può che denunciare il colpevole immobilismo delle Autorità preposte per non aver mantenuto l’impegno assunto.
Il progetto di risanamento rappresentava un’esigenza irrinunciabile, considerato che la nostra Società aveva più volte ribadito che le condizioni contrattuali applicate nei primi sei mesi di quest’anno non si sarebbero potute sostenere oltre da parte dell’Azienda.
Il sacrificio imposto all’Ippodromo di Napoli, ha finito inevitabilmente per segnare una grave ricaduta sociale. Il taglio orizzontale ed uniforme delle risorse nei confronti di tutti gli Ippodromi Italiani è stato un atto di drammatica irresponsabilità. Non aver considerato il dato occupazionale come un valore di selezione per gli impianti nazionali, significa aver violato la sostanza del principio di uguaglianza. Non vi è, infatti, parità di trattamento se si usa un’identica misura provvedimentale rispetto a situazioni oggettivamente differenziate.
Napoli, Roma e Milano registrano nei loro Ippodromi l’80% dell’occupazione rilevabile in tutti e 43 gli impianti Italiani di trotto e di galoppo.
Aver ignorato questa realtà ha prodotto una condizione di destabilizzazione lavorativa che va dall’apertura delle procedure di mobilità di Roma e Milano al ricorso della cassa integrazione in deroga e al ritardo dei pagamenti delle retribuzioni di Napoli.
Pur comprendendo il forte disagio dei nostri dipendenti, invitiamo le categorie ippiche napoletane, ed ancor prima, l’Amministrazione Comunale Partenopea, con il Sindaco Dott. Luigi de Magistris, la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, ad intervenire, con tutta la loro autorevolezza, presso il Ministro dell’Agricoltura (al quale sono state trasferite le competenze dell’A.S.S.I. dopo la sua recente soppressione), affinchè all’Ippodromo di Agnano siano legittimamente assicurate le risorse sufficienti alla tutela dell’occupazione e ad un decoroso funzionamento dell’impianto, anche in considerazione, dell’elevata produttività che in termini di scommesse riescono ancora a movimentare le corse dello straordinario ippodromo Flegreo."