Crisi dell'ippica, i Proprietari del trotto
denunciano i poteri forti
L'UPT (Unione Proprietari Trotto, presieduta dall'avv. Francesco Gragnaniello) ha inviato al ministro dell'agricoltura Mario Catania la seguente lettera: "Ci stanno usando ancora una volta, come spesso hanno fatto in passato. Stanno cercando di prenderci per fame. Ma questa volta non siamo più disposti a cedere. L’ippica italiana, ormai sfasciata, necessita di certezze, ma dopo 26 giorni di sciopero abbiano ottenuto dal Governo solo un ordine del giorno con l’ipotesi di un piano di ristrutturazione, di cui nessuno sa nulla. Per non parlare della riforma delle scommesse: anche in questo caso solo parole, fiumi di parole che si aggiungono al mare di menzogne che abbiamo sopportato per troppo tempo. Nessuno in realtà ha davvero preso in considerazione la sacrosanta pretesa delle categorie che chiedono una riforma vera e condivisa.
Invece i soliti noti manovrano nelle retrovie. I soliti noti sono i poteri forti che stanno tentando di spartirsi l’intera torta (quello che è rimasto) sulla nostra pelle, speculando sulla nostra disperazione, ma questa volta non lo permetteremo . Pochi ippodromi, principalmente quelli che volevano chiudere per sempre (lo abbiamo letto sui giornali) e che ora ci chiedono di tornare a correre non si sa per quale motivo. E i signori delle scommesse, che hanno invaso la nostra rete scommesse con le slot e che non hanno mai pagato i debiti togliendo al settore risorse vitali. Sono pronti a salvare la patria sulla nostra pelle e hanno anche tentato di dividerci, strumentalizzando uno stregone delle scommesse presentato come il salvatore della Patria. Sappiamo che si faranno sacrifici, ma vogliamo essere anche noi d’accordo sul modo in cui verranno chiesti. E pertanto chiediamo
1 - Ristrutturazione del sistema scommesse
2 - Nuova ASSI
3 - Un’azione decisa basata su rigore, etica e imprenditorialità
4 – Un contributo biennale per sostenere il piano di rilancio
Le nostre proposte non si discostano neanche troppo dal progetto dei soliti noti, che manovrano dietro le quinte. Ma vogliamo esserci anche noi , ad ogni costo. Vogliamo essere partecipi del nostro futuro. Noi siamo i protagonisti, gli attori che promuovono lo spettacolo. Torniamo a sollecitare una convocazione del MIPAAF che sta tardando (troppo), convinti che il Ministro questa volta sarà disposto ad ascoltarci per decidere il futuro tutti insieme, per decidere l’ippica che verrà.






















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