Carta Etica, ecco il testo ufficiale
"PREMESSO CHE
- Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali svolge un ruolo di riferimento a livello nazionale per quanto concerne la tutela della salute e del benessere animale e in questo ambito degli equidi.
- La tutela e il rispetto del cavallo devono costituire i principi etici alla base di tutte le attività sportive, agonistiche e di allevamento che coinvolgono il cavallo, sia in ambito equestre che ippico.
- Le attività equestri e ippiche si differenziano dalle altre discipline perché prevedono l'interazione tra due atleti: il cavaliere o il fantino e il cavallo. Tutti coloro che praticano tale attività sono dunque chiamati, secondo un principio di responsabilità, a compiere scelte etiche profonde che incidono sulla vita e sul destino di un altro essere vivente.
- Le attività che coinvolgono il cavallo nei diversi ambiti, oltre che all'eccellenza sportiva, devono essere finalizzate alla promozione di una cultura equestre quale strumento educativo e formativo e alla eliminazione di ogni forma di doping e maltrattamento del cavallo, di slealtà sportiva, promuovendo stili di vita sani e responsabili.
Io sottoscritto...
MI IMPEGNO A
- praticare tutte le attività che coinvolgono il cavallo secondo i principi etici e morali di tutela e di rispetto del benessere del cavallo stesso;
- procedere all'addestramento e all'allenamento del cavallo nel ripetto delle sue caratteristiche etologiche, evitando l'utilizzo di mezzi e strumenti coercitivi e l'uso della forza;
- provvedere alle cure e alle terapie quando necesarie e quando indicate, sospendendo l'attività del cavallo per tutto il tempo indispensabile al fine di garantirne il completo recupero;
- evitare in ogni modo il ricorso al doping e a segnalare eventuali casi di maltrattamento e/o doping;
- contribuire con il mio esempio e con la mia testimonianza alla promozione culturale del rispetto e della tutela del cavallo nonché delle buone prassi nella disciplina dell'Endurance affinché l'Italia possa essere una Nazione di esempio a tutto il mondo,
- provvedere a garantire ai miei cavalli la non macellazione e condizioni di vita adeguate, nel rispettto del loro benessere anche dopo la fine dell'attività sportiva e agonistica.
Sono consapevole che la sottoscrizione di tale documento è volontaria e, per tale motivo, la sua violazione rappresenterebbe un atto particolarmente grave dal punto di vista morale".
Il documento è firmato dal sottosegretario on. Francesca Martini e da Gianluca Laliscia, ambasciatore italiano dell'Endurance nel mondo.